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00:57 mercoledì 17 settembre 2025
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.
Dopo i meme, i videogiochi, le carte collezionabili e gli spettacoli a Broadway, adesso l’Italian Brainrot arriva anche nei parchi giochi italiani Da fenomeno più stupido e interessante di internet alla vita vera, al Magicland di Valmontone, in provincia di Roma.
È morto Robert Redford, una leggenda del cinema americano Aveva 89 anni, nessun attore americano ha saputo, come lui, fare film allo stesso tempo nazional popolari e politicamente impegnati.
La prima puntata del podcast di Charlie Kirk dopo la sua morte è stata trasmessa dalla Casa Bianca e l’ha condotta JD Vance Il vicepresidente ha ribadito che non ci può essere pacificazione con le persone che hanno festeggiato o minimizzato la morte di Kirk.
Tra i candidati a rappresentare l’Italia all’Oscar per il Miglior film internazionale ci sono praticamente tutti i film usciti in Italia quest’anno Tranne La grazia di Paolo Sorrentino, ma non per volontà: la sua assenza è solo una questione burocratica.
Versace Embodied non è una campagna ma una conversazione sulla cultura Capitolo primo (di una nuova serie): Versace si racconta attraverso fotografia, poesia, musica e oggetti d'archivio, sotto la direzione creativa di Dario Vitale.

Di cosa si è parlato questa settimana

Una settimana in cui è stato molto difficile parlare di qualcosa che non fosse lo scandalo Sangiuliano.

di Studio
07 Settembre 2024

Politica – Bocciato
È stato davvero difficile non farsi travolgere dal Sangiuliano-gate, ed è stato in un certo senso bellissimo nuotare nel mare di confessioni, storie Instagram, screenshot, ripicche, interviste, dettagli. Troviamo la commedia nel dramma, ovviamente: ma siamo italiani, ci siamo ben abituati. Tutto è Grande Romanzo Italiano, in questa storia. Il ministro che si fa l’amante, l’amante che si vendica del ministro che, maschilisticamente, le aveva detto: «Sei una donna, non ti crederanno mai». Ma non dimentichiamo l’agenzia “Milano Fashion Week” di Boccia – abilissima a stare in equilibrio tra lo scam e l’empowerment – che rubava foto di eventi da altri profili Instagram, l’intergruppo parlamentare per promuovere la Dieta Mediterranea (?!), la vocina di Sangiuliano in lacrime al TG1, che ha accettato la pubblica umiliazione cinese voluta da Meloni. Mentre scriviamo queste righe, nella sera di venerdì, sono arrivate infine le dimissioni. Ci dispiace quasi, per l’amor di letteratura, che sia finita così presto.

Cinema – Art Brut
Se davvero la critica (per una volta) ci azzeccherà e il Leone d’oro lo vincerà The Brutalist, una cosa è certa: sarà l’ultimo chiodo piantato nella bara dei film dal minutaggio accettabile. Quello di Brady Corbet dura tre ore e quaranta minuti, è così lungo che il pubblico presente alla prima nella Sala Grande del Lido di Venezia ha pensato bene di cominciare ad applaudire durante l’intervallo: probabilmente gli spettatori temevano che non avrebbero avuto le forze necessarie alla standing ovation, se avessero aspettato i titoli di coda per farla partire. O magari The Brutalist è davvero il “monumento” cinematografico di cui abbiamo letto nelle recensioni. Se vincerà il Leone d’Oro lo scopriremo oggi. Dopodiché, bisognerà trovare quattro ore di tempo per andare al cinema.

Ancora cinema – Le strane coppie
In una Mostra del cinema in cui sono mancati – tranne The Brutalist, appunto – film evento, è successo quello che succede sempre in questi casi: il vuoto lo hanno riempito gli attori e le attrici. La settimana scorsa eravamo tutti a parlare di Jolie e Blanchett, questa settimana abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta: Pitt e Clooney che fanno i bff piacioni, Guadagnino che si scopre bondmaniaco davanti all’ex James Bond Daniel Craig, la follia a due di Joker e Harley Quinn che infetta anche Phoenix e Gaga. Su Variety hanno scritto un articolo per ricordarci la gratitudine che dobbiamo alle celebrity: si impegnano tanto per farvi divertire, non avete idea di quanto sudore costi. Letterale sudore, visto il caldo assurdo che ha fatto a Venezia in questi giorni, pure sul red carpet.

Cronaca – Padermostro
Gli psicologi fanno a gara a esprimere sulle pagine dei giornali le loro riflessioni su “cosa significa essere ragazzi oggi” e sulla “solitudine degli adolescenti”. Su TikTok continuano a circolare le interviste alla preside della scuola frequentata dal dodicenne ucciso o al ragazzo che ha trovato il coltello in strada la mattina della strage, così piene di ovvietà che alla luce dei fatti suonano esasperanti (era un ragazzo tranquillo, era una famiglia normale, ecc.). Nel frattempo la maggior parte degli italiani sta riflettendo in silenzio su quello che, tra tutti i casi di cronaca nera avvenuti nel nostro Paese, verrà forse ricordato come il più inspiegabile e il più duro da accettare. Intanto, a Paderno Dugnano, l’amministrazione comunale ha attivato un percorso di supporto per la rielaborazione del trauma dedicato ai compagni di classe di Lorenzo e Riccardo Chiaroni.

Altra cronaca – La trocchia piano
Vicenda oscurata dall’Affaire Sangiuliano, ma di cui pure si è parlato in questa settimana e che coinvolge due giornalisti non di primissimo piano: Nello Trocchia e Sara Giudice, coppia nella vita, accusati da una giovane donna di averla molestata durante una corsa in taxi (oltre che precedentemente drogata). La notizia è uscita fuori a seguito dell’archiviazione da parte dei giudici e quindi tutto un vociare soprattutto della stampa di destra sul doppiopesismo del combinato disposto giudiziario-mediatico quando gli accusati sono specchiati giornalisti di sinistra. Al di là delle responsabilità penali, escluse al momento dai tribunali, è comunque strano immaginare che tutto questo possa essere successo in uno di quei famigerati taxi romani.

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