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17:51 giovedì 20 novembre 2025
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.

La miglior produttrice di sakè al mondo è una donna

13 Gennaio 2021

Miho Imada ha 59 anni e produce il sakè migliore al mondo ad Akitsu, una piccola cittadina di pescatori affacciata sul mare interno nella prefettura rurale di Hiroshima. Imada è una delle poche donne tôji, o mastri birrai, che producono artigianalmente la famosa bevanda alcolica giapponese derivata dal riso. È apparsa nel documentario del 2019 Kampai! Sake Sisters e nel 2020 è stata inserita nella lista delle 100 donne più influenti al mondo della Bbc. Imada è tra le poche donne – circa un trentina a fronte di 1200 tôji – a fare questo mestiere, che in Giappone è tradizionalmente svolto dagli uomini. Come racconta il Guardian, Imada ha iniziato a fare questo lavoro 25 anni fa, quando dopo un’esperienza nel mondo dell’arte contemporanea e del teatro a Tokyo, è tornata nella sua cittadina natale e ha deciso di prendere in mano l’attività del padre, la cui azienda produceva sakè dal 1867.

Ha affiancato per 8 anni il tôji che collaborava con suo padre, imparando così tutti i segreti del mestiere e dedicando la sua vita al lavoro. Quando il padre è andato in pensione nel 2016, era pronta a prendere le redini dell’azienda, visto che suo fratello maggiore nel frattempo aveva deciso di diventare medico e non era per nulla interessato all’attività di famiglia. In quel periodo, il sakè stava perdendo di smalto, visto che i giovani giapponesi lo associavano agli impiegati ubriachi: nella metà degli anni Settanta, i giapponesi bevevano infatti qualcosa come 1,67 miliardi di litri di sakè all’anno, secondo i dati dell’agenzia fiscale nazionale, ma nel 2014 il consumo interno si è ridotto a 557 milioni di litri. Negli anni Ottanta c’erano circa 3500 aziende produttrici, ora sono solo 1200. Per tutti questi motivi, Imada ha scelto di concentrarsi sulla produzione di sakè di fascia alta e non su quello in serie e ciò ha decretato il suo successo: il suo marchio è infatti riconosciuto non solo nel suo Paese, ma anche in America e in Europa.

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