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03:27 mercoledì 31 dicembre 2026
L’episodio di Stranger Things in cui Will fa coming out è diventato quello peggio recensito di tutta la serie E da solo ha abbassato la valutazione di tutta la quinta stagione, nettamente la meno apprezzata dal pubblico, almeno fino a questo punto.
Il progetto europeo di rilanciare i treni notturni sta andando malissimo Uno dei capisaldi del Green Deal europeo sulla mobilità, la rinascita dei treni notturni, si è arenato tra burocrazia infinita e alti costi.
Un’azienda in Svezia dà ai suoi lavoratori un bonus in busta paga da spendere in attività con gli amici per combattere la solitudine Il progetto, che per ora è solo un'iniziativa privata, prevede un’ora al mese di ferie e un bonus di 100 euro per incentivare la socialità.
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.

In Russia vogliono sostituire McDonald’s con il fastfood di zio Vanja

17 Marzo 2022

Vjačeslav Viktorovič Volodin, il presidente della Duma di Stato della Russia, lo aveva detto: secondo lui, visto che McDonald’s ha deciso di sospendere tutte le sue attività in Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, sarebbe il caso di sostituire i ristoranti della catena di fast food americana con dei locali autoctoni. Volodin si era spinto fino al punto di suggerire ai futuri Ray Kroc di Russia anche un nome per la nuova impresa: Zio Vanja, omaggio al dramma di Anton Čechov. Sembrava soltanto una battuta e invece c’è stato qualcuno che l’invito del Presidente lo ha preso sul serio. Talmente sul serio da recarsi all’ufficio brevetti, compilare la necessaria documentazione, sorbirsi l’immaginabile trafila burocratica e pagare anche la somma prevista per registrare il logo della catena di ristoranti fast food Zio Vanja.

Certo, chiunque abbia preso questa iniziativa non ha fatto un grosso sforzo di immaginazione. Il nome lo ha suggerito Volodin, che chissà se chiederà un corrispettivo per lo sforzo creativo. Per quanto riguarda il logo, invece, diciamo che a essere generosi lo si può definire “già visto”. L’ha condiviso Josh Gerben della Gerben Law Firm, avvocato specializzato in materia di proprietà intellettuale. Con un tweet pubblicato sul suo profilo personale, Gerben ha annunciato che in Russia è ufficialmente cominciata la corsa alla registrazione del marchio “tarocco” che meglio ricorda quello della multinazionale che vorrebbe sostituire: nel caso di Zio Vanja si capisce abbastanza facilmente il rimando a McDonald’s, visto che il logo della nuova catena di ristorazione altro non è che la M gialla “ruotata” quel tanto che basta a trasformarla in una B.

Quella sui marchi registrati dalle aziende che hanno deciso di lasciare la Russia si sta trasformando in una guerra dentro la guerra. Il tentativo di registrare un marchio praticamente identico a quello di un gigante come McDonald’s, infatti, è solo l’ultimo episodio di questo tipo. Episodi che stanno ricevendo anche sostegno legale e politico da parte delle autorità russe: un tribunale di Kirov, per esempio, ha deciso che le aziende russe possono usare i marchi Peppa Pig e Daddy Pig senza chiedere nessun permesso ai legittimi proprietari (Hasbro) e senza preoccuparsi di dover poi pagare alcun tipo di sanzione. Una decisione che è stata poi “confermata” dal governo russo, che ha chiarito che i marchi appartenenti ad aziende di “Paesi ostili” possono essere usati dalle imprese russe senza che questo costituisca una violazione della legge.

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