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Roma celebra moda e creatività

Lieke Pansters_3Trasgredire le regole, innovare, sparigliare le carte in tavola: la creatività porta con sé questo ed altro. E, in occasione del proprio quinto anniversario, il progetto AI Artisanal Intelligence, curato da Clara Tosi Pamphili e Alessio de’ Navasques, ha deciso di celebrare il lato più oscuro e coraggioso di 100 creativi che hanno partecipato a queste 10 edizioni. Ha scelto di presentarli con il nome di AI Creative Crime: l’evento si tiene oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma e inaugura la sezione AltaRoma Fashion Hub. Prosegue fino a lunedì.

Questo progetto è frutto di un importante percorso di osservazione, ricerca e scouting: la mostra è articolata in due spazi contrapposti. Da un lato c’è l’archivio antologico con l’allestimento di una selezione dei pezzi più significativi e le schede di tutti i partecipanti che vengono “raccontati” come fossero criminali schedati, fotografati e archiviati dopo averli “interrogati”. Dall’altro ci sono i nuovi designer presentati nell’edizione: Ilaria Soncini con i suoi cappelli a marchio Ilariuss; Lieke Pansters con una collezione di sei abiti ispirati a Carlo Mollino e Nikolai Suetin; Pierre-Louis Mascia con i propri tessuti dai pattern affascinanti e complessi. E, ancora: le camicie disegnate da Silvia Bergomi per Nuagy, le clutch in pelle di Michele Chiocciolini, la collezione di gioielli di Luigi Borbone a marchio BB.

L’idea alla base di AI Creative Crime è quella di un bilancio: la mostra fa il punto sulla situazione attuale di chi ha partecipato alle precedenti edizioni, in modo da creare anche un interessante scenario economico e culturale.