Hype ↓
06:19 giovedì 3 luglio 2025
Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».
I BTS hanno fatto la reunion, annunciato un nuovo disco e anche un tour mondiale Finita la leva militare, i sette sono tornati a lavoro: in una live hanno annunciato i molti impegni per la seconda metà del 2025 e il 2026.
Il leak del trailer dell’Odissea di Christopher Nolan era ampiamente prevedibile Il piano era di proiettarlo nelle sale americane per tutto il mese di luglio, ma ovviamente qualcuno ne ha fatto un video con lo smartphone.
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.

La notizia della morte dell’underground è fortemente esagerata

Le sottoculture esistono ancora, basta sapere dove cercarle (soprattutto su internet): le più interessanti le abbiamo raccontate nel nuovo numero di Rivista Studio, arrivato oggi in edicola e realizzato in collaborazione con Giorgio Di Salvo.

di Studio
29 Novembre 2024

In questi ultimi anni, la parola mainstream ha assunto un significato negativo come mai prima d’ora. Se fino a qualche tempo fa, identificava soprattutto la produzione culturale destinata alla massa (il cinema o la musica mainstream per esempio), ed era quindi sinonimo di un prodotto commerciale da tenere distinto da quello più artistico, col dilagare del complottismo social, il mainstream (spesso presentato come “narrazione mainstream”) viene considerato una rappresentazione della realtà che non corrisponde alla realtà stessa.

Secondo i suddetti complottisti, sui più disparati argomenti (i vaccini, l’economia, le migrazioni) esiste una verità ufficiale, il mainstream appunto, raccontata dai media (mainstream) che vuole nascondere la verità reale. In definitiva il mainstream è quello che il potere vuole farci credere. Ed è così che siamo arrivati a Trump (ma anche, prima, ai Cinquestelle, o in parte al governo Meloni), cioè a quelli che hanno cercato, in diversi casi riuscendoci, di conquistare le fasce di popolazione che dal mainstream si sentivano escluse, attraverso delle contro-narrazioni, anche a tratti deliranti o palesemente false. Ma tornando al significato originario, quello culturale, il mainstream, anche grazie a internet e ai social è effettivamente diventato pervasivo.

Le cose non fanno in tempo a uscire che subito diventano alla portata di tutti. Una musica “difficile” come la trap fa milioni di ascolti su YouTube e Spotify. Charli XCX, che in altri tempi sarebbe stata un prodotto di musica alternativa, viene citata dalla candidata alla presidenza degli Stati Uniti. Tutto è pop. E lo è al punto che spesso ci si chiede se esistano ancora le sottoculture, se esista ancora l’underground, se le sottoculture e l’underground non siano diventate in fondo categorie del mainstream.

Proprio da questa domanda siamo partiti per immaginare il nuovo numero di Rivista Studio. Ed è la domanda che abbiamo girato a Giorgio Di Salvo, designer e artista, nome fondamentale dello streetwear italiano (VNGRD, United Standard), che abbiamo coinvolto nella realizzazione creativa. Un numero, questo, che vi sembrerà diverso dal solito, visivamente ispirato dal graffitismo e dall’estetica digitale, e che è una sorta di rassegna delle cose più interessanti che si muovono nell’underground (che oggi è fondamentalmente “digital”). La scoperta è che le sottoculture esistono eccome e sono un ottimo antidoto per immaginare un mondo diverso. Proprio come in passato.

Il nuovo numero di Rivista Studio si intitola “Digital Underground“. Da oggi lo trovate in edicola e sul nostro store (qui).

Articoli Suggeriti
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson

Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.

Death Stranding 2, Hideo Kojima non ha più voglia di giocare

Già il videogioco più discusso dell'anno, la nuova opera del game designer giapponese segna un cambiamento radicale della sua poetica: da sempre un ottimista, adesso anche lui sembra essersi rassegnato al peggio.

Leggi anche ↓
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson

Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.

Death Stranding 2, Hideo Kojima non ha più voglia di giocare

Già il videogioco più discusso dell'anno, la nuova opera del game designer giapponese segna un cambiamento radicale della sua poetica: da sempre un ottimista, adesso anche lui sembra essersi rassegnato al peggio.

di Studio
I libri del mese

Cosa abbiamo letto a giugno in redazione.

Se non fosse per le donne, il romanzo sarebbe già morto

Nell'industria editoriale è considerato un dato di fatto: meno male che le donne i romanzi li leggono, li comprano, e tanto. Nessuno però è ancora riuscito a rispondere alla domanda: ma i maschi, invece, perché hanno smesso di farlo?

Solo Danny Boyle poteva avere il coraggio di fare un sequel come 28 anni dopo

Il regista inglese torna alla saga che lo ha reso famoso e decide di stravolgerla: il risultato è un film d'autore, horror ma anche politico e sentimentale, che disattende tutte le aspettative e che ha diviso i fan.

È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti

Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.