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I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.

Richard Donner e I Goonies

Protagonista dell’era Blockbuster, è morto il regista del film più amato dai ragazzi degli anni '80.

06 Luglio 2021

È morto lunedì a 91 anni Richard Donner, un altro capitolo, proprio mentre ricordiamo Raffaella Carrà, della lista infinita di necrologi che sono diventati i giornali. Ebreo-russo, nato al Bronx, Donner è uno di quei professionisti del cinema americano che hanno rivendicato quasi programmaticamente l’idea di non essere un “autore”, pur avendo, di quel cinema, segnato profondamente la storia. «Uno dei più influenti architetti dell’Era blockbuster», ricorda Variety, «che non ha mai avuto la pretesa di essere un profondo artista cinematografico». Formazione televisiva, inizi cinematograficamente zoppicanti, fino al ’76, anno del successo di The Omen (horror satanico con Gregory Peck scritto da David Seltzer) e da lì un’infilata mostruosa. Nel ’78 dirige Superman, grande entertainment ma anche capacità di penetrare nell’immaginazione collettiva: «Se non fosse stato credibile volando, non ci sarebbe stato il film», dirà lui. Poi la saga di Arma letale che è probabilmente la cosa per cui è diventato un marchio di fabbrica oltre che un regista. Ma anche film che non diresti, come il fantasy Ladyhawke, pellicola con un discreto culto negli ’80 o il natalizio e dickensiano Sos Fantasmi.

Paradossalmente quello che meno ci si aspetta essere un film di Donner è anche il suo più amato. Un classico moderno, che per la Generazione X è una specie di esperienza di formazione, come può esserlo stato leggere I ragazzi della via Pal per un boomer e rappresenta infatti la quintessenza stessa della nostalgia per chi oggi ha tra i 40 e i 50 anni. The Goonies, quello che nella memoria collettiva si è impresso come un film della crew Spielberg, Zemeckis, Dante, Lucas e che si associa ad altri tre o quattro film dello stesso periodo d’oro e della stessa crew, come E.T.Ritorno al futuroGremlinsPredatori dell’arca perduta, entrati nella filmoteca obbligatoria dei ragazzi degli anni ’80. Quei primi film per giovani che diventavano per tutti (cosa poi all’ordine del giorno da Pixar in poi) e che comunque conserveranno la loro forza anche travalicando la generazione d’origine, per arrivare a diventare “i” film da vedere se si hanno più di 8 anni e che chiuderanno la parabola di beatificazione trasformandosi in estetica, citazione, e in Stranger Things.

Richard Donner partecipa alla celebrazione del 25° anniversario dei Goonies organizzato dalla Warner Bros. il 27 ottobre 2010 a Burbank, in California (foto di Alberto E. Rodriguez / Getty Images)

Fa strano pensare che dietro un film così emotivamente pieno di implicazioni ci fosse un regista come Donner, che non sembra aver mai ambito a impersonare la figura carismatica del produttore di sogni, ma molto più prosaicamente a essere un regista di film divertenti e di pubblico. La “crew” c’entrava eccome, però. Con Spielberg autore del soggetto e produttore esecutivo e Chris Columbus alla sceneggiatura – lo stesso schema dei Gremlins – Donner nelle parole di Spielberg veniva scelto, più che per le sue caratteristiche emotive o spirituali, appunto, per essere una specie di “bambinone”. Una delle sue idee fu quella di mostrare ai ragazzi il vascello del pirata Willy l’Orbo direttamente mentre si girava nel mitologico Stage 16 di Burbank in modo da ottenere reazioni «più autentiche» (il resto del film invece fu girato ad Astoria, Oregon, luogo dove effettivamente il film era ambientato). E le reazioni dei ragazzi sono tutte lì, infatti, da guardare. Le curiosità da riscoprire o da ricordare su quel film sono decine, dalla maglietta di Superman indossata da Sloth (autocitazione) all’apparizione dello stesso Donner in un cameo nelle scene finali (cosa che ha fatto in diversi suoi film). Ma se volete onorare la memoria di questo grande professionista della vecchia guardia, andate a rivedervi la sequenza iniziale: la fuga dal carcere della banda Fratelli incrocia i ragazzi che uno a uno si trovano a casa dei fratelli Welsh, una vertiginosa, spassosissima infilata di scene tra loro collegate che è un inno al cinema puro e semplice.

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