Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Gli europei non sono mai stati così in salute
Il rapporto europeo sulla salute del 2018 registra un aumento dell’aspettativa di vita e una riduzione della mortalità prematura, ma sottolinea come in alcuni Paesi i problemi causati da fumo, alcol, obesità e mancati vaccini rischiano di ostacolare questi progressi. Vi è quindi una discrepanza tra regioni in cui l’aspettativa di vita continua ad allungarsi, che registrano tra i più alti livelli di “life satisfaction” del mondo, e altre aree in cui sono ancora potenti gli effetti negativi delle abitudini scorrette e delle dipendenze: tra le “migliori” e le “peggiori” regioni c’è ancora una decade (11,5 anni) di differenza, ma in media le persone vivono un anno di più in confronto a 5 anni fa.
Come riportato dal sito dell’Oms, l’Europa sta riuscendo a ridurre le morti premature dovute alle malattie cardiovascolari, al cancro, al diabete mellito e ai problemi respiratori con una media del 2% in meno all’anno. Il problema è piuttosto nello stile di vita degli europei, che potrebbe frenare il processo di miglioramento. I dati rivelano, ad esempio, che è proprio l’Europa l’area del mondo più dipendente dal tabacco: una su tre persone sopra i 15 anni sono fumatori. Anche i tassi di vaccinazione infantile stanno migliorando, in generale, ma recenti epidemie di morbillo e rosolia in alcuni paesi potrebbero mettere a repentaglio le possibilità di eliminare queste malattie.
Il rapporto europeo sulla salute 2018 è stato diffuso pochi giorni prima della riunione annuale del Comitato regionale per l’Europa dell’Oms, che si terrà dal 17 al 20 settembre a Roma, in Italia, dove i risultati saranno discussi dai delegati dei 53 Stati membri della regione europea con lo scopo di porre le basi dei progetti futuri.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.