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Il Van Gogh Museum di Amsterdam rischia la chiusura a causa di lavori di ristrutturazione troppo costosi Lo dice il museo stesso: servono 121 milioni di euro per mettere a posto la struttura. Il Van Gogh Museum pretende che a pagare sia il governo olandese. Il governo olandese non è d'accordo.
C’è grande attesa attorno a The Voice of Hind Rajab, il film che potrebbe essere la sorpresa di questa Mostra del cinema Per i nomi che lo producono, per il regista che lo dirige e soprattutto per la storia vera che racconta: quella di una bambina di 6 anni, morta a Gaza.
La stylist di Julia Roberts non vuole rivelare il brand del cardigan con la faccia di Luca Guadagnino Il misterioso cardigan indossato dall'attrice al suo arrivo a Venezia è già diventato l'oggetto del desiderio della Mostra del Cinema.
In Corea del Sud è stata approvata una legge che vieta l’uso dello smartphone a scuola a tutti gli studenti È una delle più restrittive del mondo ed è stata approvata dal Parlamento con una larga maggioranza bipartisan.
Il governo francese farà causa alla piattaforma Kick per il caso di Jean Pormanove, lo streamer morto durante una diretta Secondo il governo, la piattaforma streaming non avrebbe rispettato la legge in materia di moderazione e rimozione di contenuti violenti.
Il nuovo libro dell’autrice di Mangia, prega, ama è una storia d’amore, droga e malattia terminale Si intitola All the Way to the River, uscirà in inglese il 9 settembre e ha già fatto arrabbiare un po' di persone.
KPop Demon Hunters è diventato il film di maggior successo commerciale nella storia di Netflix Non solo il film più visto sulla piattaforma, ma anche il primo titolo Netflix a conquistare il botteghino Usa e la classifica Billboard.
Finalmente sappiamo di cosa parla La grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino È il film che aprirà la Mostra del cinema di Venezia ed è uno di quelli che concorreranno al Leone d'oro. I primi dettagli sulla trama hanno sorpreso molti.

L’incredibile passo falso di Alitalia, che ha usato la blackface per pubblicità

04 Luglio 2019

Dopo il caso di Gino Sorbillo, che l’aveva fatto per esprimere la sua “solidarietà” al calciatore del Napoli Koulibaly, questa volta è Alitalia a incappare nell’utilizzo “inconsapevole” di blackface. Le virgolette sono d’obbligo, siamo pur sempre nel 2019 e non è facile capacitarsi di un passo falso del genere, tanto più da parte della compagnia di bandiera che, per pubblicizzare il volo diretto Roma-Washington DC, sceglie di assoldare un attore nordafricano e di “scurirlo” per farlo assomigliare a Barack Obama, come se il trucchetto potesse far ridere qualcuno. Il video, stigmatizzato pure dal New York Times, è stato poi prontamente cancellato (come segnalato dall’azienda a Studio dopo la pubblicazione di questo articolo, ndr), e Alitalia si è prontamente scusata pubblicamente sui suoi canali social, riconoscendo l’errore e ribadendo le proprie ferme posizioni sul tema.

Non si tratta, qui, di essere troppo sensibili o particolarmente inclini all’offesa, quanto piuttosto di rilevare la devastante mancanza di consapevolezza culturale da parte di un’azienda di queste dimensioni. Eppure non è certo una novità in Italia, dove spesso il razzismo viene giustificato come scherzo, ha scritto Davide Coppo su Undici a proposito dei tanti episodi razzisti accaduti nel mondo dello sport. Lo ha spiegato anche il ricercatore Leonardo De Franceschi alla giornalista italiana Nadeesha D. Uyangoda su Al Jazeera, infatti, che «I video come quello di Alitalia costituiscono una rappresentazione comune nella pubblicità e nell’industria televisiva mainstream italiana. Penso ai cinepanettoni popolari e anche a film più recenti che riproducono stereotipi e pratiche – come la blackface – che in altri Paesi, dagli Stati Uniti al Regno Unito, non sarebbero tollerati». La pubblicità di Alitalia era razzista, insomma, e il fatto che nessuno tra chi ci ha lavorato se ne sia accorto per tempo rimane l’aspetto più incredibile (e triste) dell’intera vicenda.

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