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15:03 lunedì 16 giugno 2025
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no e preferì dedicarsi al floppissimo Wild Wild West.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie di American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.
Ronja, la prima e unica serie animata dello Studio Ghibli, verrà trasmessa dalla Rai Ispirata dall’omonimo romanzo dell’autrice di Pippi Calzelunghe, è stata diretta dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro. 

Il video delle donne che camminano senza velo per le strade di Teheran

10 Ottobre 2022

Dal 16 settembre scorso, dopo la morte di Mahsa Amini e poi di Nika Shakarami e Sarina Esmaeilzadeh, le donne iraniane continuano a protestare. Durante le manifestazioni si sono tagliate i capelli, hanno fatto il dito medio all’ayatollah, hanno dato fuoco agli hijab, tutti gesti pensati per sfidare pubblicamente il regime degli ayatollah. A questi gesti ora se ne aggiunge un altro, allo stesso tempo semplice e radicali come i precedenti: passeggiare per le strade di Teheran senza il velo sulla testa, una esplicita violazione della legge iraniana che impone a tutte le donne di mostrarsi in pubblico solo con in capelli coperti dal velo. La giornalista della Bbc Rana Rahimpour racconta su Twitter che in questi giorni per le strade della capitale si vedono moltissime donne che camminano senza velo, spesso accompagnate dai clacson suonati dagli automobilisti in segno di approvazione e solidarietà. «Mahsa non avrebbe mai potuto immaginare quanto le vite di tante iraniane sarebbero cambiate grazie a lei», scrive Rahimpour nel suo tweet. Nonostante il governo del Presidente Raisi abbia impedito l’accesso a internet a Teheran e in alcune zone del Kurdistan, foto e video delle proteste di questi giorni continuano a circolare moltissimo sui social. E non solo: grazie a internet ci sono anche testimonianze della violenta repressione del governo. 

Secondo i media di Stato iraniani ormai ci sono manifestazioni quotidiane in quindici città del Paese, proteste durante le quali nelle strade e nelle piazze si ritrovano folle di migliaia di persone che la polizia, puntualmente, disperde usando i gas lacrimogeni. In queste settimane gli arresti da parte delle forze dell’ordine sono stati moltissimi, ma nonostante questo le proteste continuano e si intensificano. In alcuni video di proteste avvenute nel sud del Paese, si vedono persone appiccare il fuoco a un edificio decorato da un gigantesco murales del defunto comandante delle Guardie della Rivoluzione Qassem Soleimani, lanciare pietre addosso ai poliziotti, distruggere le camionette e intonare cori contro il governo. Nel corso degli ultimi scontri, uno dei manifestanti è stato pugnalato a morte a Qazvin: è la sesta vittima dall’inizio delle proteste. Il governo iraniano, nonostante le pressioni della comunità internazionale, continua a negare qualsiasi responsabilità nelle morti dei manifestanti.

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