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05:12 lunedì 17 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

La Gen Z sta protestando e facendo cadere governi in tutto il mondo

In Indonesia, in Nepal, in Marocco, in Madagascar: in tutte le strade e le piazze in cui si protesta oggi, la Generazione Z c'è.

30 Settembre 2025

L’arcipelago indonesiano, le montagne del Nepal, le piazze del Marocco, le strade del Madagascar. Nelle ultime settimane in tutti questi Paesi – e alla lista potremmo aggiungere anche gli Stati Uniti, la Francia e l’Italia dove i giovani sono stati protagonisti di proteste contro Trump, contro l’austerità e contro il genocidio in Palestina – la Gen Z sta protestando contro governi e istituzioni percepiti come lontani e inadatti. I giovani nati tra la fine degli anni ’90 e i primi Duemila organizzano sit-in, bloccano campus universitari, invadono piazze e strade, mettono a ferro e fuoco città intere. Per comunicare e organizzarsi usano Discord, TikTok e Telegram, in comune hanno la rabbia nei confronti di un sistema politico che percepiscono come indifferente alle loro necessità e istanze.

Leggi anche: One Piece è diventato «una minaccia all’unità nazionale» in Indonesia

In Indonesia la miccia è stata accesa dalle disuguaglianze crescenti, dalle prospettive economiche sempre peggiori e da riforme giudicate autoritarie e corrotte. In Nepal tutto è cominciato proprio a causa dell’esasperazione nei confronti di una classe politica ormai apertamente corrotta, che ha cercato di salvarsi con un atto estremo di censura (la chiusura di fatto dei social media nel Paese), un atto che ha trasformato l’esasperazione in protesta. In Marocco i giovani sono arrabbiati per il sempre crescente costo della vita e soprattutto per le pessime condizioni in cui versa il servizio sanitario nazionale: la protesta è diventata violenta, infatti, dopo che nella sola città di Agadir otto donne sono morte in sala parto. Da lì i cortei si sono moltiplicati in tutto il Paese e le proteste sono scoppiate a Rabat, Casablanca e Marrakech, dappertutto i manifestanti chiedono che il governo investa i fondi pubblici nella sanità invece che negli stadi per la 2030 FIFA World Cup. È sotto accusa il premier, il miliardario Aziz Akhennouch, mentre il sovrano, Muhammad VI, è lontano dai riflettori perché malato. La repressione della polizia è stata fin qui molto violenta ma le proteste non accennano a diminuire.

Leggi anche: In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord

In Madagascar, invece, i Gen Z sono scesi in piazza dopo l’ennesimo scandalo che ha travolto la classe dirigente. La diffusa corruzione della pubblica amministrazione ha causato enormi problemi nella distribuzione di acqua corrente e luce elettrica alla popolazione, fino al punto in cui il disagio è diventato protesta violenta. Come riporta Bbc, il presidente del Madagascar, Andry Nirina Rajoelinaha, ha annunciato che scioglierà il suo governo. Anche in questo, la repressione è stata talmente violenta che la responsabile dei diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Türk, ha condannato l’uso inutile della forza da parte delle forze di sicurezza per sedare i disordini, affermando che almeno 22 persone sono state uccise e altre 100 ferite.

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