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08:54 martedì 30 dicembre 2026
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.
Bolsonaro è stato ricoverato d’urgenza per un singhiozzo che andava avanti ininterrottamente da 9 mesi Il singhiozzo cronico dell'ex Presidente si è aggravato durante la detenzione in carcere, rendendo necessario il ricovero e anche la chirurgia.
Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.
È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.

I sentimenti possibili di Miuccia Prada e Raf Simons

Alla loro seconda prova congiunta, i due designer hanno presentato una collezione inaspettatamente sensuale.

18 Gennaio 2021

Le stanze costruite da Rem Koolhaas e AMO, imbottite di finta pelliccia, rivestite di marmo, resina e gesso, sono pensate come “non spazi” – non occupano cioè né il fuori né il dentro – e funzionano da set alla seconda collezione nata dalla collaborazione “senza fine” tra Miuccia Prada e Raf Simons. Al loro interno si succedono le uscite dei modelli, ancora un volta in differita, per l’ennesima sfilata consumata in streaming, un format che, a dirla tutta, i due designer sembrano maneggiare piuttosto bene (ché brevità ed essenzialità premiano sempre). Certo l’assenza dell’elemento umano è qualcosa con cui Prada e Simons ancora si misurano, come raccontano agli studenti da tutto il mondo che li intervistano dopo lo show, abituati come sono alla religiosità dell’evento e a quella del calendario, tutte cose che in un anno la pandemia ha rimandato, riscritto, cancellato. Le stanze-scatola dove si muovono i modelli, i quali capita che interrompano la loro camminata per ballare sulle note della colonna sonora di Plastikman (Richie Hawtin, collaboratore e amico di Raf Simons), sono però una buona rappresentazione dello spazio mentale che molti di noi hanno abitato nell’ultimo anno, chiuso ma allo stesso tempo votato all’aperto, duro e morbido, caldo e freddo, claustrofobico ma rassicurante.

Prada Autunno Inverno 2021. Ph. courtesy of Prada

Al centro della collezione c’è il “long-john”, ovvero una calzamaglia da uomo che, come le stanze, sfugge a una definizione univoca e mantiene una sua, specifica, ambiguità. Copre interamente il corpo, sembra adattarsi bene a questi tempi di rinnovata pudicizia ma anche alla stagione fredda, eppure allo stesso tempo lo avvolge, lo mette in evidenza, si nasconde nei pantaloni, sotto i cappotti, spunta dalle maniche delle giacche e lascia intuire, invita al tocco, all’esplorazione, alla confusione suggerita dalle fantasie e dai colori acidi che puntellano la sfilata. Come il bomber rosa, capo-icona di Simons qui riadattato in versione Prada; i guanti con il mini-marsupio sul dorso della mano (“Cose che possono entrarci: una mascherina, il disinfettante, le sigarette, l’accendino, la mia voglia di vivere, i chewing-gum”, ha scritto un utente su Twitter); la calzamaglia indossata sotto al monopetto indossato sotto al bomber da cui spunta un dolcevita, magari di un blu elettrico; il re-nylon con la lana bouclé, i tessuti foderati in jacquard geometrici con la pelle. La collezione era intitolata “Possible Feelings” ed è un tentativo di raccontare l’incertezza del momento attraverso i desideri per il futuro, che sono spesso, per molti di noi, quelli del passato che dovremmo esserci lasciati alle spalle. Il mondo implode, ma alcuni vogliono ancora andare a ballare, o almeno lo sognano – «Non è il momento di essere esuberanti», ha detto Raf Simons – altri desiderano solo mettersi un cappotto dalle linee severe ed eleganti e poi uscire, non cedendo «alla consolazione del comfort», come l’ha chiamata Miuccia Prada – «Io in questi mesi ho continuato a vestirmi come sempre», ha specificato. Sentimenti possibili, che si mescolano come stanno iniziando a fare le visioni sulla moda dei due designer, questa volta c’era più Simons, probabilmente la prossima ci sarà più Prada, sicuramente qualcosa c’era e questo non era scontato.

Prada Autunno Inverno 2021. Ph. courtesy of Prada

Prada Autunno Inverno 2021. Ph. courtesy of Prada

Prada Autunno Inverno 2021. Ph. courtesy of Prada

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