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12:31 giovedì 25 dicembre 2025
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.
È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.
Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.
Il neo inviato speciale per la Groenlandia scelto da Trump ha detto apertamente che gli Usa vogliono annetterla al loro territorio Jeff Landry non ha perso tempo, ma nemmeno Danimarca e Groenlandia ci hanno messo molto a ribadire che di annessioni non si parla nemmeno.
Erika Kirk ha detto che alle elezioni del 2028 sosterrà J.D. Vance, anche se Vance non ha ancora nemmeno annunciato la sua candidatura «Faremo in modo che J.D. Vance, il caro amico di mio marito, ottenga la più clamorosa delle vittorie», ha detto.
A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.

Por qué? Por qué?

29 Aprile 2011

Se si interroga un qualsiasi dizionario della lingua italiana circa l’etimologia del termine “sbroccare” si rivela al domandante una verità da sgomento: le brocche non c’entrano nulla. Sbroccare significa semmai ripulire una pianta dai brocchi, ovvero dai rami inutili. Da cui, forse, “inalberarsi”; che di sbroccare – nel senso in cui lo si intende in questo contributo – è sinonimo. Peccato per le brocche e per chi, come il sottoscritto, immaginava che con sbroccare si intendesse la classica goccia che fa tracimare il vaso.

Peccato anche perché l’immagine di un liquido che esonda dal contenitore che d’abitudine lo contiene è senz’altro la più efficace per descrivere l’accaduto di mercoledì sera – luogo la sala stampa del Bernabeu – laddove appunto Mourinho ha sbroccato. Si dirà: “capirai, fosse la prima volta”. E invece è proprio la prima volta. Una “prima” giunta, pessimo umorista il destino, con un giorno d’anticipo sull’anniversario di Barcelona – Inter: apoteosi del mourinhismo bello, sborone e vincente. Una “prima”, ho detto: ecco il perché.

Che si trattasse di schermaglie con Wenger o Benitez quando allenava al Chelsea, o dei detti e dei contraddetti elargiti con generosità e incompreso intento pedagogico alla pedante plebaglia della pedata italiana (che infatti ricorda solo “Seru Tituli” e ha dimenticato tutto il resto); Mourinho, se non aveva sempre ragione, in tutte quelle circostanze non aveva mai avuto nemmeno torto. Faceva bene a pungere la bigotteria del nostro palato intellettuale con le sue esternazioni para-tattiche, sempre sul crinale tra calcio e maieutica; non aveva torto a dare del borioso a Wenger – che del resto è un francese. Fino a mercoledì sera. Lì José Mourinho ha perso di vista José Mourinho, il provocatore pedagogo, il  figlio di buona donna portoghese, e si è messo addosso un José Mourinho “spatinato” e rosichino.

José Mourinho, come entità, può contenere molte cose, molte contraddizioni interne, molta arroganza, molta intelligenza, molta antipatia, molte “manette”, molti aforismi non tutti del tutto riusciti, molte variopinte “press conference” (al punto che “Mourinho press conference” è uno dei principali suggerimenti che dà automaticamente Google se si cerca il nome del mister da Setubal). Può contenerle perché è un genio in quello che fa e finora i fatti gli hanno sempre dato ragione. Jose Mourinho può contenere e finora aveva contenuto tutto quello che José Mourinho ha fatto ed è stato fino a mercoledì sera. José Mourinho non può contenere una “press conference” come quella di mercoledì sera, perché chiunque abbia visto Real Madrid – Barcelona 0 – 2 sa con certezza assoluta chi non ha giocato all’altezza delle aspettative (in primis di Mourinho stesso). Con certezza assoluta chi doveva vincere (cioè Messi). Chi avrebbe vinto comunque: espulsioni o meno, Unicef o meno. Il fatto è che lo sapeva anche Josè Mourinho. E quindi ha sbroccato.

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