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L’episodio di Stranger Things in cui Will fa coming out è diventato quello peggio recensito di tutta la serie E da solo ha abbassato la valutazione di tutta la quinta stagione, nettamente la meno apprezzata dal pubblico, almeno fino a questo punto.
Il progetto europeo di rilanciare i treni notturni sta andando malissimo Uno dei capisaldi del Green Deal europeo sulla mobilità, la rinascita dei treni notturni, si è arenato tra burocrazia infinita e alti costi.
Un’azienda in Svezia dà ai suoi lavoratori un bonus in busta paga da spendere in attività con gli amici per combattere la solitudine Il progetto, che per ora è solo un'iniziativa privata, prevede un’ora al mese di ferie e un bonus di 100 euro per incentivare la socialità.
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.

Por qué? Por qué?

29 Aprile 2011

Se si interroga un qualsiasi dizionario della lingua italiana circa l’etimologia del termine “sbroccare” si rivela al domandante una verità da sgomento: le brocche non c’entrano nulla. Sbroccare significa semmai ripulire una pianta dai brocchi, ovvero dai rami inutili. Da cui, forse, “inalberarsi”; che di sbroccare – nel senso in cui lo si intende in questo contributo – è sinonimo. Peccato per le brocche e per chi, come il sottoscritto, immaginava che con sbroccare si intendesse la classica goccia che fa tracimare il vaso.

Peccato anche perché l’immagine di un liquido che esonda dal contenitore che d’abitudine lo contiene è senz’altro la più efficace per descrivere l’accaduto di mercoledì sera – luogo la sala stampa del Bernabeu – laddove appunto Mourinho ha sbroccato. Si dirà: “capirai, fosse la prima volta”. E invece è proprio la prima volta. Una “prima” giunta, pessimo umorista il destino, con un giorno d’anticipo sull’anniversario di Barcelona – Inter: apoteosi del mourinhismo bello, sborone e vincente. Una “prima”, ho detto: ecco il perché.

Che si trattasse di schermaglie con Wenger o Benitez quando allenava al Chelsea, o dei detti e dei contraddetti elargiti con generosità e incompreso intento pedagogico alla pedante plebaglia della pedata italiana (che infatti ricorda solo “Seru Tituli” e ha dimenticato tutto il resto); Mourinho, se non aveva sempre ragione, in tutte quelle circostanze non aveva mai avuto nemmeno torto. Faceva bene a pungere la bigotteria del nostro palato intellettuale con le sue esternazioni para-tattiche, sempre sul crinale tra calcio e maieutica; non aveva torto a dare del borioso a Wenger – che del resto è un francese. Fino a mercoledì sera. Lì José Mourinho ha perso di vista José Mourinho, il provocatore pedagogo, il  figlio di buona donna portoghese, e si è messo addosso un José Mourinho “spatinato” e rosichino.

José Mourinho, come entità, può contenere molte cose, molte contraddizioni interne, molta arroganza, molta intelligenza, molta antipatia, molte “manette”, molti aforismi non tutti del tutto riusciti, molte variopinte “press conference” (al punto che “Mourinho press conference” è uno dei principali suggerimenti che dà automaticamente Google se si cerca il nome del mister da Setubal). Può contenerle perché è un genio in quello che fa e finora i fatti gli hanno sempre dato ragione. Jose Mourinho può contenere e finora aveva contenuto tutto quello che José Mourinho ha fatto ed è stato fino a mercoledì sera. José Mourinho non può contenere una “press conference” come quella di mercoledì sera, perché chiunque abbia visto Real Madrid – Barcelona 0 – 2 sa con certezza assoluta chi non ha giocato all’altezza delle aspettative (in primis di Mourinho stesso). Con certezza assoluta chi doveva vincere (cioè Messi). Chi avrebbe vinto comunque: espulsioni o meno, Unicef o meno. Il fatto è che lo sapeva anche Josè Mourinho. E quindi ha sbroccato.

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