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La Mostra del cinema di Venezia non è ancora iniziata e c’è già una prima polemica Ad accenderla è stata la lettera aperta di Venice4Palestine, firmata da decine di artisti italiani e stranieri, in cui si chiede alla Biennale di esprimersi a sostegno di Gaza e contro Israele.
Daniel Day-Lewis non recita più ma ha fatto un’eccezione per il film d’esordio di suo figlio  Sono passati otto anni dalla sua ultima volta, ha interrotto il pensionamento per fare il protagonista nell'opera prima del figlio Ronan.
Il rebranding dell’Eurovision per il 70esimo anniversario non sta andando per niente bene Il nuovo logo, soprattutto, non piace né ai fan né ai graphic designer, che già chiedono di tornare alla versione precedente.
L’organizzazione che monitora la sicurezza alimentare nel mondo ha confermato per la prima volta che a Gaza c’è una carestia Secondo l'Integrated Food Security Phase Classification, organizzazione alla quale si affida anche l'Onu, a Gaza la situazione è di Carestia/Catastrofe umanitaria.
Il nuovo trailer del Mostro conferma che la serie di Stefano Sollima è uno dei titoli imperdibili della Mostra del cinema di Venezia Dopo la prima a Venezia sarà disponibile su Netflix a partire dal 22 ottobre.
L’ultimo film della saga di Mission: Impossible è stato trasmesso gratuitamente su YouTube, ma ha potuto “vederlo” solo chi conosce l’alfabeto Morse E il pubblico sembra aver molto apprezzato l'iniziativa, a giudicare dai commenti che si leggono su YouTube.
A Maiorca quest’anno ci sono molti meno turisti a causa delle proteste contro l’overtourism Addirittura il 40 per cento in meno rispetto al 2024, secondo gli allarmatissimi balneari, ristoratori e albergatori locali.
Un sacco di gente è andata a vedere un concerto di Justin Bieber a Las Vegas senza accorgersi che sul palco non c’era lui ma un sosia Ci è voluta una canzone intera (una non eccellente interpretazione di "Sorry") prima che qualcuno cominciasse a sospettare.

Due poliziotti americani sono stati licenziati perché invece di sventare rapine giocavano a Pokémon Go

13 Gennaio 2022

Sembra una notizia del 2017, quando ancora ci stupivamo davanti alle foto e ai video delle folle che in mezzo mondo bloccavano il traffico dopo aver sentito la notifica dello smartphone che avvisava della presenza di un Pokémon raro nelle vicinanze. Sembra una notizia del 2017, quando Pokémon Go era la moda, l’ossessione del momento, la app dei record e il videogioco di tutti. Sembra una notizia del 2017 e in effetti lo è, perché i fatti sono avvenuti nell’aprile del 2017 ma i dettagli li abbiamo scoperti solo ora, come riporta il Guardian. Quali sono i fatti: nel 2017 due agenti della polizia di Los Angeles vennero licenziati. E fin qui, si dirà, nulla di strano. Quali sono i dettagli: nel 2017 due agenti della polizia di Los Angeles vennero licenziati perché furono beccati a dare la caccia ai Pokémon nelle ore lavorative in cui avrebbero dovuto sventare rapine.

Non è un’esagerazione: è andata davvero così. Nel 2017 a Louis Lozano ed Eric Mitchell fu chiesto di rispondere a una chiamata secondo la quale era in corso una rapina in un Macy’s nel sud-est di Los Angeles. I due, però, non risposero alla chiamata della centrale di polizia e possiamo immaginare come sia andata a finire quella rapina. Dopo un’indagine interna svolta per chiarire le circostanze della mancata risposta, si scoprì che i due la chiamata l’avevano sentita benissimo ma avevano deciso di ignorarla perché impegnati nella caccia allo Snorlax, quel Pokémon enorme, un po’ gorilla, un po’ orso e un po’ gatto, che passa tutto il tempo a dormire.

Un video ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che i due erano agenti molto ma molto dedicati. Alla caccia ai Pokémon. Subito dopo essere riusciti a catturare Snorlax, infatti, Lozano e Mitchell si precipitarono nel luogo in cui era arrivata un’altra chiamata di emergenza. O meglio: una notifica push dell’app di Pokémon Go che segnalava nelle vicinanze la presenza di un altro Pokémon raro, questa volta un Togetic. A leggere gli atti del procedimento contro i due, si può intuire la grandissima passione degli agenti per i piccoli mostri digitali: impegnati nella cattura prima dello Snorlax e poi del Togetic, Lozano e Mitchell pronunciano frasi come «Mi sta dando davvero un sacco di filo da torcere», mentre, una volta raggiunta la tanto agognata vittoria contro l’avversario digitale, si possono sentire frasi come «I ragazzi schiatteranno di invidia».

Scoperto l’accaduto, i superiori di Lozano e Mitchell hanno fatto presto a decidere di licenziarli. I due agenti hanno fatto ricorso, sostenendo l’illiceità delle registrazioni video usate per “incastrarli”. La corte competente, evidentemente, non era d’accordo e adesso il licenziamento dei due è ufficiale e definitivo.

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