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Sally Rooney si è schierata a difesa di Palestine Action, un’organizzazione non violenta accusata di terrorismo dal governo inglese «Davanti a uno Stato che sostiene un genocidio, cosa dovrebbero fare le persone per bene?», ha scritto sul Guardian, condannando la decisione del governo inglese.
La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.

Cosa c’entrano le biciclette con la gentrificazione

06 Ottobre 2016

Una delle indicazioni più affidabili della gentrification di un quartiere è l’arrivo di un numero considerevole di biciclette. Da London Fields ad Hackney, fino a Brooklyn e al quartiere di Mission a San Francisco, i giovani artisti e “creativi” che cambiano l’aspetto di quartieri ex industriali (e spesso molto poveri) portano con sé il loro mezzo di locomozione prediletto, con o senza lo scatto fisso. Il Guardian, allora, si è chiesto se questo segnale può avere anche dignità accademica; insomma, è vero che più trentenni in bici significa gentrificazione in atto?

John Stehlin, un geografo dell’Università della California che si è occupato estensivamente delle politiche relative al cycling della città di San Francisco, ha detto al quotidiano inglese che la questione è complessa: «L’uso della bicicletta contribuisce a cambiamenti urbani più profondi, gentrification inclusa, ma non causa la gentrificazione. Una pista ciclabile di norma viene inserita su una strada già attraversata da cambiamenti», ha dichiarato lo studioso.

New York Gets Hit With Another Snowstorm And Coldest Temperatures Of The Season

Il grande boom delle bici nei quartieri in via di riqualificazione, a volerli chiamare così, ha due spiegazioni: da una parte queste zone sono spesso vicine al centro, e si sono sviluppate «nell’epoca degli spostamenti lenti», nota il Guardian (pensate al decimo arrondissement di Parigi, dove muoversi in automobile è molto difficile); dall’altra, permette il riconoscimento di quello status sociale che il teorico dell’urbanistica Richard Florida chiama “classe creativa”: «Andare al lavoro in bicicletta è associato in senso positivo alle professioni della classe creativa e in senso negativo con le occupazioni della working class», per usare parole scritte dallo stesso Florida.

Per quest’ultimo motivo, alcune comunità si oppongono alla creazione di piste ciclabili come se in ballo ci fosse il destino stesso del quartiere: a Portland, in Oregon, nel 2011 la proposta di inserire una via percorribile dalle bici in una storica zona afroamericana ha portato a una rivolta dei residenti del quartiere, e lo stesso è successo a Washington, zona downtown, nel 2013. Il fatto è che i progetti di costruzione di pista ciclabile molto spesso non sono doni disinteressati alla comunità locale ma adeguamenti degli urbanisti alle richieste degli imprenditori edili. Samuel Stein, ricercatore di urbanistica alla New York University, ha commentato che «le piste ciclabili spesso vengono introdotte in aree in fase di gentrificazione. Le persone che producono attivamente la gentrificatin – i proprietari e gli immobiliaristi – lo vogliono per rendere un quartiere più desiderabile e incrementare i prezzi delle loro proprietà».

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