Hype ↓
21:31 giovedì 18 settembre 2025
Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.
Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.

Il MoMa ha dedicato una mostra al Pinocchio di Guillermo del Toro

24 Novembre 2022

Guillermo del Toro: Crafting Pinocchio è la nuova mostra del Moma di New York dedicata all’ultimo lungometraggio del regista messicano. Come racconta Artnet, la mostra avrà un’anteprima dall’8 al 10 dicembre – in contemporanea con l’uscita del film su Netflix, prevista per il 9 dicembre – e ufficialmente dall’11 dicembre fino al 15 aprile 2023. La mostra permette ai visitatori di vedere il lavoro che del Toro e il suo team hanno fatto sul set e di immergersi nell’opera dei tantissimi designer, artigiani e artisti che hanno contribuito alla realizzazione di uno dei film più attesi dell’anno. 

Crafting Pinocchio inizia mostrando diverse edizioni e adattamenti del classico di Collodi, tra i quali c’è anche l’edizione del 2002 illustrata da Gris Grimly che Del Toro ha detto essere stata una delle principali ispirazioni del suo film. La mostra prosegue poi con un’approfondimento della fasi di pre-produzione e produzione del film. La versione di Guillermo del Toro – come vi avevamo raccontato qui – è ambientata nell’Italia fascista: il suo staff ha fatto di tutto, consultando tantissime fonti storiche e vecchie mappe, per assecondare il desiderio del regista di ricostruire dei modelli in scala delle città italiane del Ventennio. Ovviamente, il cuore della mostra sono i diversi “burattini” utilizzati per realizzare il film interamente con la tecnica dello stop motion. Ce ne sono moltissimi e ognuno ha richiesto un lavoro lungo, meticoloso e specifico: in alcuni casi i designer e gli animatori sono partiti da cavolfiori e funghi per immaginare la giusta “consistenza” da dare ai personaggi, cercando poi di riprodurre quelle particolari texture nei burattini protagonisti del film. Di questi, solo alcuni sono stati realizzati a grandezza naturale: in particolare, quelli che avevano bisogno di essere ripresi da vicino, mentre per tutti gli altri ci si è limitati a dei modellini alti al massimo quindici centimetri. Il Pinocchio a grandezza naturale del film sarà parte dell’esposizione.

L’ultima parte di Crafting Pinocchio sarà dedicata agli altri film di Guillermo del Toro, con proiezioni di film ed esposizioni di poster: tra questi ci saranno La spina dorsale del diavolo (2001), Il labirinto del fauno (2006), Pacific Rim (2013), La forma dell’acqua (2017) e Nightmare Alley (2021).

Articoli Suggeriti
Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro

Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.

Con Sotto le nuvole Gianfranco Rosi è riuscito nel miracolo di raccontare una Napoli inedita

Vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del cinema Venezia, il nuovo film di Rosi, appena arrivato nelle sale, riesce dove tanti in questi anni hanno provato e fallito: raccontare Napoli in modo diverso.

Leggi anche ↓
Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro

Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.

Con Sotto le nuvole Gianfranco Rosi è riuscito nel miracolo di raccontare una Napoli inedita

Vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del cinema Venezia, il nuovo film di Rosi, appena arrivato nelle sale, riesce dove tanti in questi anni hanno provato e fallito: raccontare Napoli in modo diverso.

Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese

Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.

Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano

Parliamo di It Was Just An Accident di Jafar Panahi, già vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes.

Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza

E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.

Robert Redford, la star politica di un mondo che non c’è più

Dalla vita ha avuto tutto: fama, bellezza, successo, ricchezza, riconoscimento. Ma erano altre le cose che gli importavano: la democrazia, il cinema indipendente, le montagne dello Utah, e opporsi a un'industria che ormai disprezzava.