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La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

La petizione per il Bonus Salute Mentale ha quasi raggiunto 300mila firme

Se le oltrepassa diventerà una delle 5 petizioni più firmate della storia di Change.org in Italia.

13 Gennaio 2022

Come ha ricordato Francesco Maesano, fondatore della petizione “Bonus Salute Mentale (#bonuspsicologo)” e come sicuramente sapete, perché nel periodo di Natale la notizia è diventata virale sui social, anche sottoforma di meme, nella Legge di Bilancio 2022 era stato proposto un Bonus Salute Mentale da 50 milioni di euro per aiutare economicamente le persone che hanno bisogno di rivolgersi a uno psicologo, uno psicanalista, uno psichiatra, uno psicoterapeuta. Si trattava di una proposta bipartisan appoggiata pubblicamente da tutti i principali gruppi parlamentari: Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Italia Viva e Liberi e Uguali. Tutti, maggioranza e opposizione. Nonostante l’accordo tra le forze politiche, il governo ha sorprendentemente deciso di non inserire la proposta nella Legge di Bilancio, creando una situazione paradossale (che è stata appunto l’oggetto dei meme) per via del contrasto con altri bonus invece sopravvissuti, dai rubinetti alle zanzariere. La proposta avrebbe previsto due bonus: uno iniziale da 150 euro una tantum slegato dal’Isee e uno più consistente e progressivo: 1600 euro annui per Isee da 0 a 15000, 800 euro annui per Isee da 15000 a 50000 e 400 euro annui per Isee da 50000 a 90000. Non un investimento sostitutivo rispetto al servizio pubblico, quindi, «che pure andrebbe potenziato», sottolinea Maesano, «ma una risposta di civiltà rispetto ai tantissimi che si rivolgono ai professionisti nel silenzio e nell’assenza di qualsiasi tipo di sostegno».

Uno studio di Lancet pubblicato 4 mesi fa ha analizzato i dati di 214 paesi del mondo: nel 2020 i casi di depressione sono aumentati del 28%, quelli di ansia del 26%. Tra i più colpiti ci sono gli adolescenti, gli under 24 e le donne. Anche nel testo che accompagna la petizione sono inclusi dati molto significativi (raccolti dall’Istituto Piepoli): nel 2021, il 27,5% dei pazienti che avevano intenzione di iniziare un percorso di salute mentale non ha potuto farlo per ragioni economiche, mentre il 21% è stato costretto a interromperlo. «Chiediamo al governo di prendere davvero in considerazione questa proposta e di inserirla nel primo provvedimento utile per andare incontro a un’esigenza immediata e pressante», si conclude. Lanciato il 4 gennaio 2022, in soli tre giorni l’appello ha raggiunto le 100mila firme, mentre oggi, 13 gennaio, ne conta già più di 250mila. Se raggiungerà le 300mila firme entrerà tra le 5 petizioni più firmate nella storia di Change.org in Italia. Per firmare la petizione – la trovate qui – basta inserire il proprio indirizzo email.

Intanto ieri, 12 gennaio, il tema è tornato in Parlamento: durante il question time alla Camera alcuni deputati del Partito democratico hanno infatti chiesto al ministro della Salute, Roberto Speranza, di intervenire per tutelare la salute psicologica dei cittadini messa alla prova dalla pandemia. «Il Partito democratico ed io abbiamo sostenuto gli sforzi del governo su questa vera e propria emergenza, quella psicologica, che è l’altra faccia della pandemia», ha detto Filippo Sensi. «È stato fatto tanto, ma non basta. L’emendamento bipartisan promosso dalla collega Caterina Biti è arrivato a un passo: ci riproviamo? Studiamo insieme le forme e le modalità, ma facciamolo. Ad oggi sono 250 mila le persone che hanno firmato una petizione per poter accedere a un sostengo psicologico, che deve essere integrato nel servizio sanitario nazionale». Riferendosi all’emendamento bocciato, Speranza ha concluso così: «Dobbiamo rafforzare la capacità di assistenza del nostro Paese su questo tema. Sono per farlo in una grande alleanza, questa iniziativa non va lasciata cadere». Speriamo.

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