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Le persone con i capelli rossi non sono mai state tanto popolari

A dispetto delle controverse teorie su una loro futura estinzione (rilanciate dal Courier Mail nel 2007), le persone dai capelli rossi non solo non rischiano la sopravvivenza, ma vivono un momento particolarmente favorevole, come scrive MEL Magazine. Le cose sembrano cambiate in meglio per questa minoranza della popolazione mondiale; nonostante alcuni studi continuino a rilevare le discriminazioni subite, addirittura dal 60,6% del campione di uomini analizzati nell’indagine del Cork University College, l’equivalenza “rossi”-discriminazione è quantomeno ambigua, al punto che diversi studiosi, tra cui la scrittrice di Red: A History of the Redhead, Jacky Colliss Harvey, evitano di approfondirla perché non la ritengono paragonabile al razzismo vero e proprio. Il fondatore del portale Hot for Gingers Marc Crouch sostiene sia «solo un colore dei capelli, qualcosa di cui scherzare come per le donne bionde».

Negli ultimi anni, il successo di attori come Damien Lewis o Tormund Giantsbane di Game of Thrones, per non parlare di Ed Sheeran, ha favorito un cambiamento nella considerazione generale dei rossi. Molti dei diretti interessati rivendicano con orgoglio la propria diversità e promuovono un’immagine diversa della categoria: in questo senso spicca Red Hot del fotografo Thomas Knight, una rassegna di pose erotiche con protagonisti modelli dai capelli rossi. L’autostima dei rossi, racconta Knight, aumenta nel tempo: «ciò che da giovane ti provoca disagio, da adulto diventa un biglietto da visita».