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Il governo francese farà causa alla piattaforma Kick per il caso di Jean Pormanove, lo streamer morto durante una diretta Secondo il governo, la piattaforma streaming non avrebbe rispettato la legge in materia di moderazione e rimozione di contenuti violenti.
Il nuovo libro dell’autrice di Mangia, prema, ama è una storia d’amore, droga e malattia terminale Si intitola All the Way to the River, uscirà in inglese il 9 settembre e ha già fatto arrabbiare un po' di persone.
KPop Demon Hunters è diventato il film di maggior successo commerciale nella storia di Netflix Non solo il film più visto sulla piattaforma, ma anche il primo titolo Netflix a conquistare il botteghino Usa e la classifica musicale.
Finalmente sappiamo di cosa parla La grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino È il film che aprirà la Mostra del cinema di Venezia ed è uno di quelli che concorreranno al Leone d'oro. I primi dettagli sulla trama hanno sorpreso molti.
Il vestito con cui Taylor Swift ha annunciato il suo matrimonio è andato sold out in un’ora Le Swifties hanno preso d'assalto il sito di Ralph Lauren per acquistare l'abito a righe indossato nelle foto con Travis Kelce.
Al Burning Man sta succedendo un disastro, di nuovo Tempeste di sabbia, code di otto ore per entrare, l'Orgy Dome distrutto: dopo la tremenda edizione 2023, anche quest'anno le cose sembrano mettersi male.
Se ci fosse un Leone d’oro per la miglior locandina, l’avrebbe già vinto Bugonia di Yorgos Lanthimos Il regista aveva dimostrato già un impeccabile gusto in fatto di locandine con quelle di Kinds of Kindness. Con quella del film che presenterà a Venezia è riuscito addirittura a superarsi.
I (pochi) turisti stranieri in vacanza in Corea del Nord sono rimasti molto impressionati dalla falsa Ikea e dal falso Starbucks di Pyongyang In tutto e per tutto simili ai loro corrispettivi occidentali e capitalisti, e anche un tantino più cari.

Perché Hillary Clinton

È uscito il nuovo numero di Studio, il sedicesimo. Perché quel volto in copertina, perché "la donna più potente della nostra epoca".

18 Settembre 2013

Quando abbiamo deciso di mettere in copertina lo straordinario ritratto di Hillary Clinton scattato da Martin Schoeller – era luglio – e di chiedere a Gianni Riotta, Paola Peduzzi, Filippo Sensi e Giuliano da Empoli (con una gustosa appendice letteraria a tema firmata Gianluigi Ricuperati) di raccontare ai nostri lettori chi è veramente e perché oggi, a 66 anni quasi compiuti, è probabilmente la donna che ha raggiunto il massimo grado di potere e influenza globali, avevamo soprattutto in mente di provare a dare un volto ad alcune questioni sempre più attuali: l’estetica del potere, il ribaltamento della questione femminile e quegli aspetti privati (benedetto gossip) che sono da sempre il condimento che rende così gustoso il racconto dei potenti del mondo (vedasi le mai troppo citate serie tv).

A metà lavorazione del numero, come tutti sappiamo, è esplosa la questione siriana e con essa quella del ruolo degli Stati Uniti e della relativa amministrazione. Di cui la Clinton però, in questo momento, non fa parte. Fine della potenza della cover story, ci siamo anche chiesti? Grandi discussioni. Poi abbiamo letto questo commento di un lettore a un articolo del Washington Post che annunciava un endorsement pubblico di Hillary, concordato con la Casa Bianca, in favore delle decisioni dell’amministrazione Obama: «In qualità di cosa parla ufficialmente Hillary Clinton? Di presidente ombra?».

Il presidente ombra. È lì che abbiamo capito che, nei giorni di Barack Obama e di John Kerry, dei paragoni con le scelte del passato del governo americano e delle previsioni sulle conseguenze future, forse era il momento giusto per raccontare la storia dell’ex first lady per eccellenza, già segretario di Stato e potenziale futuro presidente degli Stati Uniti d’America.

La copertina del nuovo Studio

Il sommario del nuovo Studio

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