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14:51 giovedì 16 ottobre 2025
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».
È morto D’Angelo, l’artista che ha prima rivoluzionato e poi abbandonato la musica soul Aveva 51 anni ed era malato di cancro. Lascia in eredità tre album diventati culto e una storia personale caratterizzata dal difficile rapporto col successo.
Dei 10 film più visti al cinema in Italia nell’ultima settimana, metà sono vecchi titoli tornati in sala Nell'ottobre del 2025, tra i film più visti in Italia ce n'è uno del 1971, uno del 1997, uno del 2001 e uno del 2009.

Per la Cina “Pacific Rim” è propaganda americana

27 Agosto 2013

Pacific Rim, il colossal diretto da Guillermo del Toro e uscito nelle sale cinematografiche italiane il mese scorso, ha fatto parlare molto di sé in tutto il mondo, ottenendo peraltro un grande successo di incassi. In Cina, dove ha totalizzato più di 100 milioni di dollari di introiti, la sua messa in video ha però generato una controversia con l’Esercito popolare di Liberazione, ovvero le forze armate di Pechino.

In realtà il film era già riuscito a finire nei notiziari tv del Paese, per colpa di un sottotitolo che – dando il nome di un colpo del protagonista di Saint Seya (saga celebre in Italia col nome I Cavalieri dello zodiaco) a uno dei robottoni che lo popolano – aveva creato un caso fra gli appassionati di manga e anime, che in Cina sono numerosi.

Venerdì scorso la pellicola è stata oggetto degli strali di un articolo apparso su PLA Daily, l’organo ufficiale dell’esercito cinese (ovvero il corrispettivo di ciò che il People’s Daily è per il governo): la tesi dell’autore Zhang Xieli è che l’obiettivo, nemmeno tanto celato, del film sarebbe diffondere «i valori e le idee americani» nella superpotenza asiatica. In altre parole, Pacific Rim sarebbe un mero strumento di propaganda a stelle e strisce.

L’articolo di Zhang è poi stato ripreso dai principali media cinesi – Xinhua e il Global Times, oltre al già citato People’s Daily – e sostiene, tra le altre cose, che tutti i prodotti di Hollywood sarebbero una specie di complotto americano ai danni dell’integrità cinese. E oltre a snocciolare esempi che confermerebbero l’ipotesi di una trasposizione cinematografica dell’imperialismo americano (come il fatto che l’America salvi il mondo «facendo le veci di una polizia mondiale»), cita anche un altro esempio di propaganda a stelle e strisce: «Ice Age» L’Era Glaciale. Non si sa con precisione a che film si riferisca, anche se l’unico che viene in mente con questo titolo è L’era glaciale, film d’animazione in cui un simpatico bradipo fa amicizia con un mammut scorbutico.

(via)

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