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10:42 giovedì 6 novembre 2025
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

Per la Cina “Pacific Rim” è propaganda americana

27 Agosto 2013

Pacific Rim, il colossal diretto da Guillermo del Toro e uscito nelle sale cinematografiche italiane il mese scorso, ha fatto parlare molto di sé in tutto il mondo, ottenendo peraltro un grande successo di incassi. In Cina, dove ha totalizzato più di 100 milioni di dollari di introiti, la sua messa in video ha però generato una controversia con l’Esercito popolare di Liberazione, ovvero le forze armate di Pechino.

In realtà il film era già riuscito a finire nei notiziari tv del Paese, per colpa di un sottotitolo che – dando il nome di un colpo del protagonista di Saint Seya (saga celebre in Italia col nome I Cavalieri dello zodiaco) a uno dei robottoni che lo popolano – aveva creato un caso fra gli appassionati di manga e anime, che in Cina sono numerosi.

Venerdì scorso la pellicola è stata oggetto degli strali di un articolo apparso su PLA Daily, l’organo ufficiale dell’esercito cinese (ovvero il corrispettivo di ciò che il People’s Daily è per il governo): la tesi dell’autore Zhang Xieli è che l’obiettivo, nemmeno tanto celato, del film sarebbe diffondere «i valori e le idee americani» nella superpotenza asiatica. In altre parole, Pacific Rim sarebbe un mero strumento di propaganda a stelle e strisce.

L’articolo di Zhang è poi stato ripreso dai principali media cinesi – Xinhua e il Global Times, oltre al già citato People’s Daily – e sostiene, tra le altre cose, che tutti i prodotti di Hollywood sarebbero una specie di complotto americano ai danni dell’integrità cinese. E oltre a snocciolare esempi che confermerebbero l’ipotesi di una trasposizione cinematografica dell’imperialismo americano (come il fatto che l’America salvi il mondo «facendo le veci di una polizia mondiale»), cita anche un altro esempio di propaganda a stelle e strisce: «Ice Age» L’Era Glaciale. Non si sa con precisione a che film si riferisca, anche se l’unico che viene in mente con questo titolo è L’era glaciale, film d’animazione in cui un simpatico bradipo fa amicizia con un mammut scorbutico.

(via)

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