Attualità

Per chi se li fosse persi

Istanbul e la morte di Bowie, i rifugiatii in Lapponia e la strana storia di uno sceneggiatore americano in Russia. Letture per il weekend.

di Redazione

Come ogni settimana, abbiamo selezionato qualche articolo, video e gallery che ci sembravano degni di nota. Come avrete notato, da sabato scorsa la nostra rassegna del weekend ha un nuovo formato. A questo giro, naturalmente, si parla dei fatti più discussi questa settimana, cioè l’attentato a Istanbul e la morte di David Bowie, ma anche di cose meno note, come la strana storia di un autore americano finito a fare lo sceneggiatore in Russia e un reportage fotografico tra i profughi siriani nel Circolo polare artico.

Cultura, scrittori e dintorni

My accidental career as a Russian screenwriterNew York Times magazine
Michael Idov, un americano di origini russe, si è trasferito a Mosca nel 2011 per dirigere l’edizione locale di GQ. Quando Putin è tornato al Cremlino nel 2012, con le conseguenti restrizioni sulla libertà di stampa, ha però deciso di dedicarsi alla sceneggiatura di film e serie TV. Negli ultimi anni, si è trovato a fare parte di una sorta di rinascita della televisione e del cinema russo, resa possibile (anche) dalla fuga delle buone penne dagli organi di stampa.

Horizontal HistoryWait But Why
Per comprendere appieno un periodo storico dovremmo viverci, «essere la mosca posata sul muro di dozzine di conversazioni e incontri a porte chiuse», scrive Tim Urban, appassionato di storia, sul blog Wait But Why. Un modo efficace per sapere di storia, obietta Urban, è guardarla in senso orizzontale, accostando i nomi delle personalità vissute in un determinato periodo e, di conseguenza, avendo una visione più completa di ciò che accadeva in quegli anni. L’articolo è corredato da infografiche disegnate dallo stesso autore che aiutano a seguire questo approccio.

Media, giornali e dintorni

Traditional TV viewing is over: YouTube habit is permanentTelegraph
I Millennial continuano a non guardare la Tv, preferendo tablet, computer e varie fruizioni di streaming, anche adesso che cominciano invecchiare. Forse la crisi della Tv – intesa come televisore – è una cosa permanente, suggeriscono alcuni dati di una recente ricerca condotta dalla società di consulting LEK su un campione di 1900 persone residenti nel Regno Unito.

Al Jazeera America shutting downPolitico Media
Chiude Al Jazeera America. Era stata fondata due anni e mezzo fa come versione americana della celebre emittente del Qatar, che oltre al canale panarabo ha anche da dieci anni un canale inglese internazionale. «La missione di Al Jazeera era fare reportage approfonditi e impegnativi, lontano dal genere di informazione frenetica, piena zeppa di immagini d’archivio, che si vede nei tipici canali via cavo americani. Però non è riuscita a costruirsi un pubblico vasto», scrivono Joe Pompeo, Hadas Gold e Peter Sterne su Politico media. AJAM ha raggiunto una media di circa 28 mila spettatori in primetime, cioè non molto.

Suicide Bomb Blast Kills Several In Istanbul Square

Attualità, politica e dintorni

What the Islamic State gains from the Istanbul terror attackWashington Post
Martedì un attentato terrorista in un’affollata piazza di Istanbul, Sultanahmet, ha ucciso 11 persone, tutti turisti internazionali: dieci tedeschi e un peruviano. L’attentatore, ha detto il governo, era un rifugiato siriano di 28 anni che ha agito in nome dell’Isis. Non è la prima volta che il Califfato colpisce in Turchia, ma precedentemente ha colpito obiettivi specifici, soprattutto curdi e di sinistra, non particolarmente graditi al governo. Ishaan Tharoor, reporter del Washington Post specializzato in questioni internazionali, prova a chiedersi cosa ci guadagna l’Isis ad attaccare la Turchia di Erdogan, spesso accusato, e non del tutto a torto, di avere aiutato l’organizzazione terrorista.

Si le débat sur la déchéance de nationalité était une conversation par SMSLe Monde
Il primo ministro francese Manuel Valls vuole togliere la cittadinanza ai cittadini francesi che si macchiano di crimini di terrorismo, ma soltanto nel caso in cui essi siano in possesso anche di un passaporto straniero. Valls l’ha descritta come una «misura altamente simbolica» (visto che si applica solo a chi ha doppia cittadinanza non c’è il rischio che si creino degli apolidi), ma molti, tra i suoi colleghi del partito Socialista, hanno protestato. Les Décodeurs, sezione di Le Monde dedicata a varie forme di “spiegoni”, ha reso il dibattito in forma di sms.

China’s stock market and the rise of the pyjama traders — BBC
Circa l’80 per cento degli investitori cinesi dispongono di piccoli capitali: in maggioranza sono pensionati che, grazie ai risparmi, alla diffusione di app per il trading e, non ultimo, di molti show televisivi dedicati agli investimenti finanziari per senior, si costruiscono piccole fortune. In Cina li chiamano “investitori in pigiama”: è una vera e propria sottucultura, che il corrispondente della BBC Vincent Ni conosce bene, visto che sua zia ne fa parte.

Tv, cinema, pop e dintorni

Nothing Remains: David Bowie’s Vision of LoveNew York Times
In occasione della morte di David Bowie, Simon Critchley, lo scrittore inglese che tra le altre cose ha pubblicato un libro sulla star, nel 2014, ha pubblicato un Op-ed sul New York Times. Quello che resterà, dice, è il «profondo desiderio di amore» che si celava dietro il suo apparente nichilismo.

On Enchanting Bowie Los Angeles Review of Books
La Los Angeles Review of Books ha pubblicato questo articolo, una recensione di un libro da poco uscito Enchanting Bowie : Space/Time/Body/Memory and Future Nostalgia. C’è una riflessione interessante su Bowie e l’ossessione (altrui) per l’autenticità: «La sua celebrazione dandy dell’artificiale si contrapponeva nettamente alla “ideologia dell’autenticità” che era così centrale nello Zeitgeist musicale degli anni Sessanta (con Bob Dylan come esempio migliore). Bowie, un dichiarato poseur, si divertiva a scioccare i critici con il suo rifiuto dell’autenticità».

Stili di vita, costume e dintorni

My Wife and I Are (Both) Pregnant New York
Una coppia lesbica, Kate ed Emily, ha voluto tentare l’inseminazione artificiale. Essendo entrambe non giovanissime, i medici hanno impiantato embrioni in tutte e due: le possibilità che sia Kate sia Emily restassero incinte, dicevano, era bassissima. Non è stato così, e alla fine le due mogli hanno condiviso due gravidanze in contemporanea.

52 Places to Go in 2016New York Times
I consigli del New York Times sui posti da visitare nell’anno che è appena iniziato. Città del Messico al primo posto. Interessanti le posizioni 2 e 3: Bordeaux, che a breve inaugurerà la città del vino, e Malta, «un parco giochi mediterraneo alla portata di tutti, con un clima meraviglioso». Insieme a destinazioni relativamente prevedibili come Abu Dhabi e le isole della Croazia, c’è qualche chicca decisamente meno nota. L’unica città italiana che compare è Torino.

Il video della settimana

È uscito questa settimana un nuovo teaser della quarta serie di House of Cards, che in America sarà disponibile da marzo su Netflix (in Italia andrà in onda nello stesse mese su Sky Atlantic): è uno spot elettorale per Frank Underwood alle presidenziali 2016.

La gallery della settimana
La Lapponia svedese ospita circa 600 rifugiati, di cui 100 bambini, provenienti soprattutto da Siria, Afghanistan e Iraq. Queste famiglie devono abituarsi alla vita e soprattutto al clima del Circolo polare artico (uno dei problemi è che, quando il sole non tramonta, l’ora delle preghiera diventa difficile da stabilire): il National Geographic ha realizzato un bel reportage corredato da tre gallery del fotografo Axel Oberg.

Il reportage fotografico del National Geographic sui profughi arabi in Lapponia.
Il reportage fotografico del National Geographic sui profughi mediorientali in Lapponia.
In copertina: una vista di Istanbul Chris McGrath/Getty Images); in testata e all’interno: Istanbul il giorno dell’attentato a Sultanhamet (Can Erok/Getty Images).