Attualità

Per chi se li fosse persi

L'inchiesta del Post sui plagi nel programma del Movimento Cinque Stelle, la storia di una famiglia siriana e due interviste a Timothée Chalamet.

di Redazione

Five Star Movement (M5S) leader Luigi Di Maio (C) is seen after taking part in a flash mob in Turin on January 12, 2018, where M5S members of the Piedmont Region handed over a cheque of 102.948,77 Euros of their salaries to a group of volunteers fighting forest fires ( AIB ). / AFP PHOTO / PIERO CRUCIATTI / AFP / Piero CRUCIATTI (Photo credit should read PIERO CRUCIATTI/AFP/Getty Images)

Questa settimana in Italia si è molto parlato delle implicazioni dell’attentato neofascista a Macerata e del suo significato politico a ridosso delle elezioni del 4 marzo. Ha poi fatto discutere un’inchiesta del Post, che ha esaminato a fondo il programma elettorale del Movimento Cinque Stelle e ci ha trovato dei plagi belli e buoni. E sempre a proposito di M5S, Claudio Cerasa dice che li stiamo sottovalutando. Tra i migliori articoli usciti negli scorsi giorni, segnaliamo la storia di una famiglia siriana raccontata da Liz Sly e Suzan Haidamous sul Washington Post e l’intervista di Jia Tolentino sul New Yorker a un gruppo di ricercatori della Columbia che si occupa di abusi sessuali nei campus. Una giornalista del Guardian ha provato a venire a capo dell’eterno dilemma delle mail non lette che angosciano le nostre notti, il New York Times dice che il cambiamento sociale di New York si misura dai suoi cani, Frank Ocean e Xavier Dolan hanno intervistato Timothée Chalamet sul nuovo numero di V Man. Buona lettura.

 

Attualità, politica, esteri

I plagi nel programma del M5S – Il Post
Un’inchiesta del Post finita su tutti i più grandi media italiani: nel programma del Movimento5Stelle ci sono intere parti copiate da fonti non citate, a volte anche partiti di avversari come il Pd.

Chi ha il coraggio di dire che il M5s è un pericolo per l’Italia? – Il Foglio
In Germania, davanti al pericolo rappresentato da Alternative für Deutschland, media, imprenditori, editori e intellettuali si unirono nell’opposizione. In Italia, con il Movimento5Stelle, sta accadendo l’opposto. Claudio Cerasa spiega perché dovremmo iniziare a preoccuparci.

“Miracle” in the snow – The Washington Post
Sopravvivere a un conflitto per sette anni per morire assiderati su una montagna. Una storia molto triste raccontata molto bene da Liz Sly e Suzan Haidamous.

Iceland’s new leader: ‘People don’t trust our politicians’ – The Guardian
Un profilo di Katrín Jakobsdóttir, la nuova prima ministra islandese che vuole ristabilire la fiducia dei suoi connazionali nella classe politica: è il quarto primo ministro in due anni.

Is There a Smarter Way to Think About Sexual Assault on Campus? – The New Yorker
Siamo abituati a pensare agli abusi che avvengono nei campus universitari come al risultato di dinamiche che riguardano il solo individuo e le sue relazioni più intime, ma un gruppo di ricercatori della Columbia pensa che certi comportamenti affondino le proprie radici in campo socio-biologico. Jia Tolentino li ha intervistati e ha scritto un pezzo ricco di spunti interessanti.

 

Media, giornali, tech

The Affluencers, Influencers Who Have Actual Influence – The Cut
Amy Larocca fa il punto sui più popolari influencer di moda, ovvero quelli che – di fatto – sono riusciti a imporsi nel mondo della moda attraverso lo strumento digitale, Instagram in particolare.

Why Paper Jams Persist – The New Yorker
Perché le stampanti continuano a stropicciare la carta? Una lunga riflessione di Joshua Rothman sui limiti della tecnologia e, insieme, un’indagine su cosa si sta facendo per risolvere questo problema così apparentemente stupido.

Unanswered emails were the bane of my life – until I spent a month in search of inbox nirvana – The Guardian
Il viaggio – quasi allucinatorio – di una giornalista nel suo inbox. Ovvero quello che si è disposti a fare pur di non avere quel numerino rosso che segna le mail non lette.

 

Cultura

Judy Chicago, the Godmother – T Magazine
Un lungo e bel ritratto dell’artista femminista il cui lavoro assume oggi particolare rilevanza. Da leggere.

The Enthralling, Anxious World of Vladimir Nabokov’s DreamsThe New Yorker
Nabokov era molto incuriosito dal serialismo che postulava la reversibilità del tempo e i suoi esperimenti onirici, le cui cronache sono state recentemente pubblicate in America, avevano a che fare con queste letture e queste teorie. Un angolo poco conosciuto ma conturbante del grande scrittore.

How the Design of Dice Evolved Over TimeAtlas Obscura
Il dado più antico mai ritrovato risale al 6 mila Avanti Cristo. Da qui parte Atlas Obscura per ripercorrere la lunga storia del design di questo oggetto semplice, ma con molte facce.

 

Scienza

The Big Bang May Have Been One of Many – The Atlantic
E se il nostro Big Bang non fosse stato poi questo grande evento straordinario, ma piuttosto uno dei tanti, banalissimi, Big Bang che succedono nell’universo?

First modern Britons had ‘dark to black’ skin – The Guardian
La notizia non piacerà agli estremisti di Britain First: l’analisi del DNA di Cheddar Man, il più antico scheletro mai rinvenuto in Inghilterra, ha rivelato un uomo con i capelli ricci, gli occhi blu e la pelle scura. Il professore Ian Barnes, uno dei ricercatori, non è rimasto per nulla sorpreso dalla rivelazione sul colore dalla pelle, quanto invece dai tratti di Cheddar Man: «oggi non esiste nessun uomo che gli assomiglia», ha dichiarato a Channel 4.

Science’s Pirate Queen – The Verge
Alexandra Elbakyan voleva rivoluzionare il mondo delle pubblicazioni accademiche: nel 2015 ha fondato Sci-Hub, un portale dove era possibile consultare e scaricare gratuitamente oltre 64 milioni di paper universitari da tutto il mondo. Per questo motivo è stata – ovviamente – denunciata: Ian Graber-Stiehl racconta la sua storia.

 

Tv, cinema, pop

Timothée Chalamet by Frank Ocean (and Xavier Dolan) – V Man
Nel nuovo numero di V Man l’attore rivelazione di Call Me By Your Name Timothée Chalamet è stato intervistato da due “reporter” molto speciali: Frank Ocean e Xavier Dolan.

In Coversation: Quincy Jones – Vulture
Il grande musicista si racconta a David Marchese in una lunga intervista in cui parla di Michael Jackson, del suo rapporto con Donald Trump e di tutte le cose che non gli piacciono del pop contemporaneo.

Chiamiamolo col suo nome – Cineforum
Contro il doppiaggio, segno di un tradizionalismo cieco e chiuso al mondo esterno e a favore della scelta di Luca Guadagnino, che si è imposto perché Call Me By Your Name fosse distribuito in versione originale anche nelle piccole città italiane oltre che a Roma e a Milano.

 

Moda, viaggi, cibo, stili di vita

The Secret Code to a Changing New York: Its Dogs – New York Times
Il New York Times ha analizzato i cambiamenti sociali nei diversi quartieri della città scegliendo un indice particolare: i cani.

How GORE-TEX Became Trendy in Streetwear & Sneakers – Hignsnobiety
Come un tessuto tecnico nato per l’abbigliamento sportivo ad alta quota è diventato di moda, dalle giacche fino alle sneakers.

The Man’s Man’s Kitchen – Curbed
Da quando gli uomini hanno cominciato ad assumere un ruolo partecipativo nelle famiglie, il design delle cucine è cambiato: ecco come, in un bel pezzo di Ashley Fetters.

The Country Running Out of Space for its Millionaires – Bbc
A Montecarlo ci sono così tanto miliardari che non c’è più spazio per tutti e pare ne arriveranno altri tremila nei prossimi dieci anni: dove li metteranno? La Bbc ha investigato.

 

Il video della settimana

Dentro una fabbrica italiana di marijuana legale – Vice Italia
Un reportage di Vice Italia dalla fabbrica di Easy Joint, la prima e maggiore azienda che commercializza cannabis legale in Italia.

 

La gallery della settimana

Blade Runner-style photographs capture Tokyo’s infrastructure – Dezeen
Nelle immagini scattate dal fotografo australiano Tom Blachford Tokyo sembra davvero il set di Blade Runner.

 

Foto Getty