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14:04 giovedì 4 dicembre 2025
Paul Thomas Anderson ha rivelato i suoi film preferiti del 2025 e ha detto che non è affatto vero che questo è stato un pessimo anno per il cinema Secondo il regista, ci sono diversi film (oltre il suo Una battaglia dopo l'altra) usciti quest'anno di cui dovremmo essere molto contenti.
L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».
Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.
La pagina Wikipedia più letta nel 2025 è stata quella di Charlie Kirk Con 45 milioni di visualizzazioni, la pagina dedicata a Kirk ha superato quelle di Trump, del Papa, di Musk, di Mamdani e pure di Superman.
Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
In Cina le persone stanno andando a vedere Zootropolis 2 insieme ai loro cani e gatti Alcuni cinema cinesi hanno organizzato proiezioni pet friendly per vedere il film Disney con i propri animali domestici.
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.

Per chi se li fosse persi

I baby boomer che hanno rovinato il mondo, l'emancipazione delle Milf, e cosa sta succedendo con Trump e la Russia. I migliori pezzi della settimana.

di Studio
20 Maggio 2017

È stata una settimana mediaticamente dominata dal dossier dei legami tra il presidente americano Donald Trump e la Russia, eppure non mancano articoli interessanti che parlano d’altro. Come per esempio la storia di copertina dell’Atlantic, un memoir dove Alex Tizon racconta della donna tenuta in schiavitù dai suoi genitori e che ha fatto molto discutere. Poi ci sono un bel pezzo del New York sull’emancipazione delle Milf, una recensione del Guardian di un libro contro i baby boomer, e un pezzo di Jia Tolentino che dichiara morti i personal essay.

Attualità, politica, esteri

Here’s every Trump-Russia investigation happening nowVox
Una delle notizie più importanti della settimana è certamente il passaggio di materiale top secret da parte di Trump alla Russia e l’inchiesta che potrebbe portare a un impeachment. In questo momento, in realtà, sono ben tre le indagini in corso sui legami tra Trump e Cremlino, una del Dipartimento di Stato, una della Commissione intelligence del Congresso, e una di una commissione creata ad hoc. Questo spiegone di Vox aiuta a districarsi.

My family’s slave Atlantic
Uno dei pezzi più discussi della settimana, una storia di schiavitù e relativismo culturale: la vita della “tata” del premio Pulitzer Alex Tizon, ricostruita da lui stesso, a posteriori.

When Jme met Jeremy i-D Magazine
Jme ha intervistato Jeremy Corbyn per i-D Magazine in vista delle elezioni britanniche di giugno (quello messo online è soltanto un teaser, però).

Media, giornali, tech

The Personal-Essay Boom Is OverNew Yorker
C’è stato un tempo in cui Gawker, Jezebel, Salon e BuzzFeed hanno riempito l’internet di pezzi dove perfetti sconosciuti raccontavano i fatti loro. Ecco, quel tempo è finito, scrive Jia Tolentino (che però cita la storia di copertina di Tizon come esempio di un tipo diverso di personal essay, più matura e destinata a durare).

Apple’s New Campus: An Exclusive Look Inside the MothershipWired
Wired ha dato un’occhiata in esclusiva alla nuova avveniristica sede di Apple a Cupertino.

Cultura

Ai Weiwei: How Censorship Works New York Times
In questo op-ed, l’artista cinese Ai Weiwei riflette sulla censura, e su quanto essa riesca a influenzare la mente delle persone che vi sono soggette, fino a spingerle all’autocensura.

A Generation of Sociopaths reviewGuardian
I baby boomer hanno rovinato il mondo e i loro figli ne stanno subendo le conseguenze: questa è la tesi di un nuovo libro, A Generation of Sociopaths, dove Bruce Cannon Gibney descrive i sessantenni di oggi come la generazione più egoista di tutti i tempi.

Tv, cinema, pop

How and Why Has “Mr Brightside” Never Left the UK Charts?Noisey
“Mr Brightside” dei Killers è perennemente nelle classifiche inglesi dal 2004, perché? Quelli di Noisey hanno formulato alcune teorie, che hanno a che fare con la nostalgia e i dj-set universitari.

How Pixar Lost Its WayAtlantic
La Pixar ha perso il suo tocco? Dopo essere stata acquisita da Disney, la casa di produzione si è smarrita, scrive l’Atlantic.

The Last Moment of the Last Great Rock BandVulture
Una bella e lunga intervista di Vulture agli Strokes.

Moda, viaggi, cibo, stili di vita

The emancipation of the MilfNew York
Partendo da un libro appena uscito, passando per il porno, il cinema e le serie tv, per poi arrivare alla sua esperienza personale, Kim Brooks riflette sul ruolo del sesso nella vita delle donne di mezza età e su come sta cambiando la percezione.

Designing for DementiaCreative Review
Come il design si sta evolvendo, alla luce del fatto che aumenta il numero di persone affette da demenza.

Scienza

«Quel bimbo in fin di vita per il vaccino mancato»: la storia che ha commosso il ministro LorenzinCorriere della Sera
A Monza un bambino che non si è potuto vaccinare contro il morbillo perché troppo fragile è finito in rianimazione dopo avere contratto la malattia da un compagno di scuola che invece avrebbe potuto essere stato vaccinato. Una storia che aiuta a capire perché i vaccini sono anche una questione di responsabilità verso i più deboli.

Il video della settimana

Il cuore che batte forte, il sesso che funziona, poi qualcosa si rompe, si finisce sul lettino dello psicanalista e, insomma… il disinganno amoroso in un racconto minimalista in dieci punti.

La gallery della settimana

Bang & Olufsen, fondata nel 1925, produce da anni radio, televisori e altri apparecchi domestici. Il museo dedicato all’azienda, in Danimarca, include bellissimi pezzi di modernariato, raccolti da The Verge qui.

modernariato

Foto: SAUL LOEB/AFP/Getty Images
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