Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Cachistocrazia sarà la parola dell’anno?

Tutto è cominciato con un tweet. A scriverlo l’ex direttore della CIA John O. Brennan, rivolgendosi a Donald Trump. «Your kakistocracy is collapsing after its lamentable journey», una frase che potremmo tradurre così: «La tua cachistocrazia sta collassando dopo il suo deplorevole viaggio». L’insulto, sottolinea il Washington Post, fa parte di una faida tra Trump e vari membri dell’intelligence, alcuni dei quali sospettano che il presidente e la sua cerchia siano colpevoli di reati federali. Il tweet di Brennan, che è stato in carica dal 2013 al 2017, è subito diventato virale. Finché, molto coraggiosamente, l’attore Zach Braff (quello di Scrubs, per intenderci) ha ammesso di aver dovuto googlare la parola “kakistocracy”. In effetti se lo sono chiesto in molti: che cosa significa?
*googles kakistocracy…
— Zach Braff (@zachbraff) 13 aprile 2018
Se cleptocrazia significa governo di ladri, e autocrazia di una sola persona – entrambi ampiamente utilizzati dagli haters di Trump – che cachistocrazia significhi governo di… escrementi? Praticamente sì. Il prestigioso dizionario Merriam-Webster l’ha spiegato meglio: in greco kakistos significa “peggiore”. Quindi, se vogliamo essere precisi, cachistocrazia significa “governo dei peggiori”. La parola è stata usata per la prima volta nel 1644 in una frase di 159 parole, per l’esattezza il sermone di un seguace di Re Carlo I scritto durante la guerra Civile Inglese (per chi volesse leggerlo, si trova qui). Prima di finire nel famoso tweet di Brennan, è comparsa anche nell’epigrafe di un libro su Dan Quayle del 1992, nel nome di un gruppo punk hardcore di Johnson City (Tennessee) e, nel 2017, in un articolo del Nyt. Ma questa è la prima volta che diventa così popolare: le ricerche della parola sul dizionario sono aumentate del 14 mila per cento.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.