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Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

I panini gourmet hanno ucciso il sogno americano?

12 Luglio 2017

In quest’epoca storica americana – e non solo americana, ovviamente – si assiste a divari sempre più accentuati tra le classi medio e alte e quelle di estrazione più bassa: un’analisi socio-economica porterebbe ad additare come colpevoli un reddito post-inflazione in fase di stagnazione ormai da decenni, e un prezzo delle case, dell’educazione e della sanità che è andato aumentando in maniera vertiginosa, oltre a un reddito delle classi più abbienti che ha continuato a crescere. David Brooks, uno dei columnist più conosciuti del New York Times, ha tuttavia un’altra idea: il problema non sono le barriere «strutturali» ma quelle «sociali informali», scrive nel suo ultimo editoriale sul quotidiano.

Brooks racconta di essersi di recente trovato a pranzo con un’amica che ha il diploma di scuola superiore, e di aver «insensibilmente» scelto di portarla in un locale di sandwich gourmet. Il viso della poveretta si è visibilmente contorto, spiega l’editorialista, su nomi stranieri come “Pomodoro” o “Padrino”, e per lo stesso motivo su ingredienti come soppressata e capicollo. Dopo averle «tranquillamente chiesto se voleva mangiare da un’altra parte», Brooks ha incassato un sì, e i due si sono recati in un messicano. L’opinione di Brooks è che il vero spartiacque tra le classi più abbienti e quelle più popolari non sia tanto la differenza di reddito quanto la condivisione di un codice informale di stili di vita e di alcuni riferimenti sociali e culturali: non a caso la penna del New York Times si rifà direttamente a The Sum of Small Things, il libro Elizabeth Currid-Halkett che indaga i meccanismi della “classe aspirazionale” di cui abbiamo scritto anche noi in settimana.

Naturalmente, l’idea che il sogno americano – ossia la scalata sociale e il mito della persona “che si è fatta da sola”, come in tante storie imprenditoriali e non dell’ultimo secolo – sia stato ucciso dai panini presta il fianco alle prese in giro, anche se il discorso di Brooks (e di Currid-Halkett) è più ampio e motivato. Slate, ad esempio, ha creato il menu di un ipotetico ristorante «che un qualsiasi fesso potrebbe capire senza muovere le labbra ripetendo i nomi»: «Ora credo che David Brooks sia obbligato a investirci», ha commentato il suo autore, Ben Mathis-Lilley.

Immagine Getty Images
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