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Oltra alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».

Wikipedia ha aggiunto quello di Gaza nella sua pagina dedicata ai genocidi

18 Novembre 2024

Su Wikipedia esiste una pagina che raccoglie tutte le pagine che parlano di genocidio. Recentemente gli editor dell’enciclopedia online hanno aggiunto un voce: “Gaza genocide“. Si legge, nella descrizione di questa pagina: «Israele è stata accusata da esperti, governi, agenzie Onu e organizzazioni non governative di aver perpetrato il genocidio del popolo palestinese durante l’invasione e il bombardamento di Gaza. A marzo 2024, dopo cinque mesi di attacchi, l’operazione militare israeliana aveva causato la morte di più di 31.500 palestinesi – un abitante di Gaza ogni 75 – con una media di 195 uccisioni al giorno. A luglio la cifra di morti confermate è salita a 40 mila. La maggior parte delle vittime sono civili, tra queste più di 25 mila sono donne e bambini, oltre a 108 giornalisti. Migliaia di cadaveri sono attualmente seppelliti sotto le rovine degli edifici distrutti. A marzo 2024, il numero di operatori sanitari uccisi a Gaza ammontava a 374».

Tra gli editor di Wikipedia la discussione sulla possibilità di aggiungere questa voce alla pagina “List of genocides” prosegue dallo scorso luglio. Una parte degli editor si è da subito detta favorevole all’aggiunta, soprattutto dopo che, all’inizio dello scorso luglio, il titolo della pagina “Allegations of genocide in the 2023 Israeli attack on Gaza” era stato cambiato in “Gaza genocide”. Dall’altra parte ci sono stati anche editor che si sono opposti a questa decisione, sostenendo che la definizione di genocidio riferita a quello che da un anno sta succedendo nella Striscia di Gaza non è ancora universalmente accettata e siamo ancora in attesa del pronunciamento in materia da parte della Corte internazionale di giustizia. Bisogna tenere conto che, per quando difficile possa essere una discussione del genere, la decisione si basa su un principio fondamentale: nella “List of genocides” rientrano gli eventi «definiti così da accademici di fama riconosciuta. Data l’esistenza di diverse definizioni di genocidio, la pagina comprende eventi attorno ai quali il dibattito accademico è ancora in corso e non solo quelli sui quali si è raggiunto consenso in merito alla definizione di genocidio». Dalla pagina, si precisa, sono esclusi quelli che in inglese si definiscono “mass killings”.

In ogni caso, la discussione tra i responsabili di Wikipedia è stata lunga e accesa. La decisione è arrivata a settembre, quando il wikipediano britannico Stuart Marshall l’ha chiusa sostenendo che le prove accademiche a sostegno della definizione di genocidio sono numerose e convincenti. Per chi non lo sapesse, in queste situazioni la procedura di Wikipedia prevede questi passaggi. Il primo: si apre uno spazio chiamato Request for Comment (RfC), dove gli editor possono discutere e dare il loro voto in favore o contrario all’inclusione di una voce in una lista. Se la discussione si trascina e non bastano i voti a dirimerla, interviene un closer, che legge tutti gli argomenti a favore e contro e alla fine chiude la discussione, prendendo una decisione definitiva. Se volete sapere nel dettaglio come è andata la discussione tra i curatori di Wikipedia e come Marshall sia arrivato alla decisione finale, il Jewish Journal ha raccontato tutto nel dettaglio.

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