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A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione delle città Negli ultimi dieci anni più di 100 strade sono state chiuse al traffico e l'inquinamento è calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.

Un influencer britannico ha speso centinaia di migliaia di euro per assomigliare a Jimin dei BTS

05 Luglio 2021

È probabile che abbiate sentito parlare dei BTS, anzi è praticamente sicuro che abbiate sentito parlare dei BTS – qui vi raccontavamo come il gruppo sudcoreano ha raggiunto il successo stratosferico di oggi – ma magari non avete mai sentito parlare di Oli London, un “influencer” britannico già conosciuto a chi bazzica il fandom K-pop (è stato anche ospite del programma di Dr. Phil). Oli London, infatti, ha una smisurata passione per uno dei membri della band, Park Jimin, al punto che negli ultimi otto anni si è sottoposto a svariate operazioni di chirurgia estetica per “assomigliargli”. Secondo quanto ha dichiarato in un video pubblicato qualche giorno fa sul suo canale YouTube, le operazioni ammonterebbero a più di 108 mila sterline (circa 126 mila euro).

Posto che Oli è libero di fare ciò che vuole della sua faccia, a far discutere in questi giorni sono le sue dichiarazioni. Nel video, infatti, oltre a definirsi non binary e a specificare i suoi pronomi (they, them), il trentenne britannico dice anche, incredibilmente, di identificarsi come Jimin e come coreano. «Finalmente sono coreano! Ho effettuato la transizione. Sono così, così felice di aver completato il mio look. Finalmente sono coreano, ragazzi: ho gli occhi [dei coreani, ndr]», dice ancora, specificando poi più avanti che lui parla il coreano (cosa che in molti gli contestano, visto che nelle apparizioni pubbliche non è mai sembrato molto fluente) e vive in Corea. «So che è una cosa che può confondere, nessuno si è mai identificato come Jimin o come coreano, ma questo già lo sapete… ho davvero sempre lottato con la mia identità», afferma nel suo video prima di aggiungere probabilmente la frase più controversa: «Essere transessuale è uguale a essere “transrazziale” perché sei nato nel corpo sbagliato».

Proprio su questo punto si concentrano le critiche: in moltissimi, tra attivisti ed esperti di questioni di genere, hanno fatto notare come quest’associazione arbitraria tra il percorso di transizione sessuale e quello di “adozione” di un’altra etnia sia quantomeno problematico, oltre che inesistente. Di fatto, oltre a trattare un’etnia come se fosse un accessorio, svaluta le lotte di chi si batte per i diritti delle persone trans, avallando le critiche di quelli che ritengono la transizione sessuale una sorta di capriccio di chi la intraprende o, peggio ancora, il risultato di disturbi mentali. Non è un caso che a incoraggiare Oli London siano stati soprattutto gli estremisti di destra americani, come Ben Shapiro: un caso come questo è la ciliegina sulla torta per loro, che certamente non si preoccupano della salute o del benessere di Oli.

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