Dopo la prima al Festival di Cannes, abbiamo incontrato il regista a Milano per parlare con lui del suo nuovo film, La trama fenicia, appena uscito nelle sale italiane.
Brevemente risplendiamo sulla terra di Ocean Vuong diventerà un film della A24
Questa settimana, la casa di produzione di film indipendenti A24, la stessa di Uncut Gems e Midsommar, ha annunciato nel suo podcast che è in lavorazione una versione cinematografica del romanzo di Ocean Vuong, Brevemente risplendiamo sulla terra (nei nostri libri del mese dello scorso marzo). Nel podcast, Vuong, poeta e romanziere che ha vinto il premio MacArthur Grant) ha parlato con Bryan Washington, scrittore il cui romanzo Memorial è in via di adattamento come serie tv sempre da A24. «Entrambi i romanzi sono letture invernali perfette, e questa conversazione tra Bryan e Ocean è un’anticipazione ideale di quanto vedrete, nel caso dell’uno e dell’altro», si dice nell’introduzione all’episodio.
Brevemente risplendiamo sulla terra, come ricorda LiteraryHub, rappresenta il debutto di Vuong, dopo aver pubblicato diverse raccolte di poesie. Scritto come una lettera da parte di un giovane vietnamita americano, soprannominato Little Dog, alla madre analfabeta Hong, la storia approfondisce la vita della nonna Lan, che sfugge a un matrimonio combinato durante la guerra del Vietnam e diventa una prostituta, e poi la vita di Hong, che lascia la scuola a cinque anni a causa della guerra e soffre di disturbo da stress post-traumatico. Il fatto che ad adattarlo sia la A24 sembra, scrive Variety, il presupposto ideale per decretarne anche il successo televisivo, considerando che la casa è artefice, come ricordato, degli spettacolari film dei fratelli Safdie, come Uncut Gems e Good Time, e di altri capolavori indipendenti degli ultimi anni: da The Witch a Moonlight, quest’ultimo premio Oscar come miglior film nel 2017.

Con la Palma d’Oro a It was Just an Accident diventa il secondo regista, dopo Michelangelo Antonioni, a vincere tutti i grandi festival europei. Un traguardo incredibile, soprattutto per un uomo che da 30 anni sopravvive a censura, repressioni, incarcerazioni.