Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Il piccolo grande editore, Dune che sbanca, la statua di Cristina, le incursioni barbariche e le altre notizie più discusse degli ultimi giorni.

di Studio

Ritratto di Cristina Trivulzio di Belgiojoso di Francesco Hayez, 1832, Collezione privata, Firenze

Cinema – Tutto Dune fiato
Chi è in cerca di un film ad alto tasso di spettacolarità non rimarrà deluso. È quanto scrivono le testate sin dall’arrivo di Dune in sala, l’ambizioso kolossal di Denis Villeneuve salutato come uno dei film più attesi dell’anno. In Italia è arrivato giovedì e in un solo giorno ha totalizzato l’incasso che alcuni titoli ottengono in una settimana. In America invece, dove la Warner sta ancora riflettendo se sia il caso di distribuirlo in contemporanea su Hbo Max, arriverà a fine ottobre. C’è da ritenersi fortunati, per una volta.

Polemiche – Le incursioni barbariche
Barbara Palombelli aveva già sfiorato la tragedia sul palco dell’Ariston nel suo completo Armani, quando qualcuno definì il suo interminabile monologo “perbenismo becero”, altri furono meno educati. Questa volta, nella cornice di casa sua, lo studio Forum, ha ben pensato di instillare un dubbio alla platea e agli affezionati spettatori parlando di femminicidi: «Questi uomini erano completamente fuori di testa, o c’è stato anche un comportamento esasperante dall’altra parte?». Barbara basta, fermati. 

Eventi – Met Gala Fail
Il Met Gala è tornato in full force quest’anno nel tentativo di rilanciare una fashion week, quella di New York, che negli ultimi anni era praticamente sparita. Il red carpet è stato, probabilmente, il più confusionario e deludente degli ultimi anni: il tema era la moda americana e a far discutere è stata soprattuto Alexandria Ocasio-Cortez che ha scelto un abito con scritto “Tax the Rich”. Solitamente bravissima a comunicare se stessa, questa volta non si è decisamente impegnata.

Social – Instadram
Questa è stata la settimana degli addii social: nell’ordine hanno disattivato i loro account, infatti, Lana del Rey, Britney Spears e, beh, anche Loretta Goggi. La motivazione, manco a dirlo, è un po’ la stessa (quasi) per tutte: c’è un mondo là fuori, abbiamo altri interessi, rivogliamo la nostra privacy, ho una battaglia legale in corso e forse non è il caso di pubblicare cose che potrebbero essere usate contro di me. Relatable.

Letteratura – Piccolo grande editore
Senza l’intuito di Tullio Pironti ora non saremmo qui a parlare di classici come Bret Easton Ellis, Don DeLillo e Raymond Carver, tra gli acquisti più interessanti della casa editrice che porta il suo nome. È morto mercoledì nella sua città, Napoli, a 84 anni. Iniziò la sua carriera da editore nel 1972, dopo aver praticato da giovane il pugilato, come racconta nella sua splendida autobiografia che non poteva che chiamarsi Libri e cazzotti.

Città – Statue rosa
Era un po’ che a Milano non si parlava di statue, da quando quella di Montanelli fu ornata di una colata rosa shocking. Ora rosa sembra essere la quota: è stata posta la prima statua (su un totale di 121) intitolata a una donna, e non una qualsiasi: Cristina Trivulzio di Belgioioso, filantropa, giornalista ed eroina risorgimentale milanese. A 150 anni dalla morte il comune ha omaggiato la pioniera con un monumento di bronzo alto un metro e ottanta e realizzata dallo scultore Giuseppe Bergomi.