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Il Ceo di Nestlé è stato licenziato per aver nascosto una relazione con una sua dipendente Una «undisclosed romantic relationship» costata carissimo a Laurent Freixe, che lavorava per l'azienda da 40 anni.
La turistificazione in Albania è stata così veloce che farci le vacanze è diventato già troppo costoso I turisti aumentano sempre di più, spendono sempre di più, e questo sta causando gli ormai soliti problemi ai residenti.
Nell’assurdo piano di Trump per costruire la cosiddetta Riviera di Gaza ci sono anche delle città “governate” dall’AI Lo ha rivelato il Washington Post, che ha pubblicato parti di questo piano di ricostruzione di Gaza che sembra un (brutto) racconto sci-fi.
Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3 Un film d'autore per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Emma Stone, che in Bugonia interpreta una donna accusata di essere un alieno, crede nell’esistenza degli alieni E ha spiegato anche perché: lo ha capito guardando la serie Cosmos di Carl Sagan.
Miley Cyrus è diventata la prima celebrity a fare da testimonial a Maison Margiela La campagna scattata da Paolo Roversi è una rivoluzione nella storia del brand.
Andrea Laszlo De Simone ha rivelato la data d’uscita e la copertina del suo nuovo album, Una lunghissima ombra Lo ha fatto con un post su Instagram in cui ha pubblicato anche la tracklist completa del disco.

Nonluoghi

Una galleria di immagini per gli ottant'anni di Marc Augé, l'antropologo autore di una delle definizioni più abusate degli ultimi anni.

02 Settembre 2015

Compie ottant’anni Marc Augé, l’antropologo francese divenuto celebre per avere coniato, due decenni fa, l’espressione «nonluogo», ben presto diventato uno dei termini antropologici più usati – e abusati – nel linguaggio comune.

I nonluoghi sono luoghi di transito spersonalizzati, lontani dalla storia e privi di identità. Sono gli aeroporti, i centri commerciali, le autostrade, i grandi supermercati, le catene di hotel e di ristoranti, uguali tra loro indipendentemente dalla latitudine. Scrive Augé nel suo saggio Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità (pubblicato in Francia nel 1992, tradotto in inglese nel 1995 e uscito in Italia nel 1996 per Elèuthera, che lo ha ristampato nel 2008): «Se un luogo può essere definito come relazionale, storico e identitario, allora uno spazio che non può essere definito come razionale, o storico, o identitario sarà un nonluogo». E prosegue: «La surmodernità produce nonluoghi (…), un mondo che si è arreso all’individualità solitaria, al fugace e all’effimero».

In Italia l’espressione ha cominciato a entrare nel linguaggio comune negli anni Zero del Duemila, spesso utilizzata in contesti nostalgici («Detesto i centri commerciali, sono nonluoghi, compro i vestiti al Mercatoequo») tanto che viene inserita per la prima volta in un dizionario nel 2003. Da allora il termine «nonluogo» è entrato nel vocabolario corrente del ceto para-intellettuale, di utilizzo frequentissimo e non sempre a proposito, al pari di «narrazione tossica» o «storytelling». Già nel 2009, lo storico dell’architettura Cesare della Seta la definiva un’espressione «abusata e onnivora».

Curiosità, tra i nonluoghi menzionati da Augé nel suo celebre saggio figurano anche ambienti che difficilmente oggi verrebbero definiti nonluoghi nell’accezione comune, e vagamente passatista, del termine: per esempio i campi profughi (la spersonalizzazione non è sempre colpa del consumismo) e le stazioni ferroviarie (andate a dirlo ai fan di W. G. Sebald).

Nelle immagini: Vista aerea dello svincolo per entrare a Londra (Tom Shaw/Getty Images); una stazione della metropolitana di Londra (Thomas Vilhelm/Cover/Getty Images); un stazione di rifornimento Tesco a Londra; dentro la Tube di Londra (Thomas Vilhelm/Cover/Getty Images); l’aeroporto di Heathrow (Oli Scarff/Getty Images); un centro commerciale a Bloomington, Minnesota (Adam Bettcher/Getty Images); un centro commerciale a Singapore (Suhaimi Abdullah/Getty Images); un centro commerciale a Pechino (Kevin Frayer/Getty Images); un fast food della catena Sbarro a Chicago (Scott Olson/Getty Images); un casinò di Macao, che riproduce Venezia (Chris McGrath/Getty Images); un campo profughi in Turchia che ospita rifugiati siriani (Carl Court/Getty Images).
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