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Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Non avere una vita sociale è uno status symbol

23 Febbraio 2017

Un tempo i ricchi che volevano ostentare il loro essere ricchi si vantavano del loro stile di vita ozioso: avere tempo da “sprecare” sui campi da golf o a bordo di una piscina era uno status symbol da esibire. Recentemente però sta prendendo piede anche una tendenza opposta, cioè esibire la mancanza di tempo come status symbol. Infatti lamentarsi di essere troppo impegnati per avere una vita sociale è una delle forme più comune di humblebrag sui social media, ha concluso uno studio recente apparso sulla rivista accademica Journal of Consumer Research.

Riassunta in un articolo divulgativo sul sito della Harvard Business School (una delle tre autrici del paper, Anat Keinan, è una ricercatrice presso la business school, le altre due sono di Princeton e della Georgetown), la ricerca ha preso in esame l’humblebragging sia delle celebrità che delle persone comuni. Prima le studiose hanno seguito i post sui social media di una lista di persone ricche e famose (la lista è stata presa dal saggio del 2012 Humblebrag: The Art of False Modesty) e hanno scoperto che circa il 10 per cento dei contenuti erano dedicati al problema, o presunto tale, di “non avere una vita”. Per verificare quanto ci sia stato un esempio di trickle-down – la teoria che definisce la diffusione di abitudini comportamentali dalle classi più elevate a quelle più popolari – poi, i ricercatori hanno creato dei profili social falsi e li hanno fatti guardare a un campione di partecipanti, chiedendo loro di immaginare che tipo di persone fossero i proprietari di quegli account: i partecipanti tendevano a ipotizzare che gli account dove si esprimevano spesso lamentele sulla mancanza di vita sociale appartenessero a persone di un alto livello socio-economico, a conferma che la condizione fa status.

A questo punto, c’era da domandarsi se il fenomeno sia squisitamente americano o se si manifesti anche in altri contesti, dopotutto la vulgata vuole che le culture anglosassini attribuiscano un valore più grande all’etica del lavoro. Per fugare il dubbio, allora, i ricercatori hanno ricreato l’esperimento anche con un pubblico italiano, scoprendo che non esistono grandi differenze: anche nel Bel Paese l’assenza si tende ad associare la mancanza di una vita sociale con l’appartenenza a una classe socio-economica alta.

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