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15:49 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

Noir e cliché

Le Belve di Don Winslow sembra uscito da un generatore automatico di Tv Tropes. Ma è bello

04 Ottobre 2011

A pagina venti cominci a pensare «cavoli, questo tizio scrive proprio bene». A pagina quaranta – nello specifico a pagina 39, quando arrivi alla scena del bravo adolescente che si arruola nella mafia perché ha ingravidato fidanzatina e che dopo avere impallinato il suo primo uomo piange sul pancione della sua donna: «Lo faccio per te, figlio mio» – insomma, quando arrivi a pagina quaranta quasi quasi cambi opinione: «Questo film l’ho visto già un po’ troppe volte».

Ma bastano poche altre facciate per ricrederti una seconda volta. Le Belve di Don Winslow (Einaudi, 453 pagine molto diluite) è uno di quei noir che ti tengono attaccati al volume, uno di quei libri che ti fanno sperare che l’autobus sia in ritardo per potere leggere qualche pagina in più – a meno che uno non sia in grado di leggere sull’autobus. È uno di quei libri che ti portano a chiederti se i cliché tutto sommato non siano una gran bella cosa.

Le Belve le ha proprio tutte. I suoi personaggi sembrano usciti da un generatore di romanzi messo a punto su Tv Tropes. Oltre all’imperdibile muchacho del «Lo faccio per te, figlio mio» troviamo, in ordine sparso:

Una RRTR – Repubblicana Razzista con le Tette Rifatte

Il poliziotto corrotto

La coppia di psicanalisti ebrei democratici abbonati a Tikkun, The Nation Mother Jones – e pure hippy

La povera ragazzina ricca ignorata da una madre superficiale, che sotto l’albero di natale al posto di una bicicletta le fa trovare un buono per una mastoplastica additiva (è pure gnocca, tosta e un tantino borderline)

Il fattone laureato a Berkeley che vorrebbe fare il nonviolento ma poi si trova coinvolto nel gioco

Un’altra ragazzina ricca, gnocca e borderline

Lo psicopatico antisociale che ammazza tutti perché suo padre da piccolo lo ha fatto cadere da uno scaffale

La tipa di mezza età ancora scopabile che vorrebbe stare in pace a guardarsi le telenovelas ma di mestiere ordina di sciogliere la gente nell’acido

Quelli che si capisce subito che faranno una brutta fine

E molti altri

Allora che cosa fa di Le Belve un libro degno di essere letto? Be’, tanto per cominciare è ben scritto. Poi i cliché non sono sempre un handicap, sui cliché ha fondato una stimatissima carriera gente del calibro di Woody Allen. Ma soprattutto la narrazione segue un climax azzeccatissimo e – quel che sorprende di più – riesce a farlo pur avendo una trama tutto sommato prevedibile. Ecco, se Tv Tropes avesse un generatore automatico di romanzi probabilmente il risultato somiglierebbe a Le Belve. Ma sarebbe molto più moscio.

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