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Trieste è piena di turisti delle crociere che non possono attraccare a Venezia e quindi li scaricano a Trieste Le persone fanno un giro in città e poi prendono l'autobus. Per Venezia.
I Radiohead hanno annunciato un nuovo tour che farà tappa anche in Italia Arriveranno a Bologna, a novembre. I biglietti saranno disponibili solo registrandosi prima sul sito della band dal 5 al 7 settembre.
Alla grande parata militare di Xi Jinping in Cina hanno partecipato anche dei soldati-lupi-robot Hanno sostituito i loro predecessori, i cani-robot, che evidentemente non hanno soddisfatto i generali cinesi.
Shein ha usato un modello AI uguale a Luigi Mangione in una pubblicità ma ha dovuto rimuoverla subito È durata poco, molto poco, la prima volta di Luigi Mangione come testimonial di una multinazionale (a sua insaputa).
Sulla Global Sumud Flotilla c’è anche la scrittrice Naoise Dolan «Qualunque cosa accada sulla barca non potrà causarmi più disperazione di quanta ne provocherebbe il non fare nulla», ha detto.
Chloe Malle è la nuova direttrice di Vogue Us Figlia dell'attrice Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, dal 2023 era direttrice del sito di Vogue, dove lavora da 14 anni.
Anche la più importante associazione di studiosi del genocidio del mondo dice che quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio L'International Association of Genocide Scholars ha pubblicato una risoluzione in cui condanna apertamente Israele.
La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.

Noir e cliché

Le Belve di Don Winslow sembra uscito da un generatore automatico di Tv Tropes. Ma è bello

04 Ottobre 2011

A pagina venti cominci a pensare «cavoli, questo tizio scrive proprio bene». A pagina quaranta – nello specifico a pagina 39, quando arrivi alla scena del bravo adolescente che si arruola nella mafia perché ha ingravidato fidanzatina e che dopo avere impallinato il suo primo uomo piange sul pancione della sua donna: «Lo faccio per te, figlio mio» – insomma, quando arrivi a pagina quaranta quasi quasi cambi opinione: «Questo film l’ho visto già un po’ troppe volte».

Ma bastano poche altre facciate per ricrederti una seconda volta. Le Belve di Don Winslow (Einaudi, 453 pagine molto diluite) è uno di quei noir che ti tengono attaccati al volume, uno di quei libri che ti fanno sperare che l’autobus sia in ritardo per potere leggere qualche pagina in più – a meno che uno non sia in grado di leggere sull’autobus. È uno di quei libri che ti portano a chiederti se i cliché tutto sommato non siano una gran bella cosa.

Le Belve le ha proprio tutte. I suoi personaggi sembrano usciti da un generatore di romanzi messo a punto su Tv Tropes. Oltre all’imperdibile muchacho del «Lo faccio per te, figlio mio» troviamo, in ordine sparso:

Una RRTR – Repubblicana Razzista con le Tette Rifatte

Il poliziotto corrotto

La coppia di psicanalisti ebrei democratici abbonati a Tikkun, The Nation Mother Jones – e pure hippy

La povera ragazzina ricca ignorata da una madre superficiale, che sotto l’albero di natale al posto di una bicicletta le fa trovare un buono per una mastoplastica additiva (è pure gnocca, tosta e un tantino borderline)

Il fattone laureato a Berkeley che vorrebbe fare il nonviolento ma poi si trova coinvolto nel gioco

Un’altra ragazzina ricca, gnocca e borderline

Lo psicopatico antisociale che ammazza tutti perché suo padre da piccolo lo ha fatto cadere da uno scaffale

La tipa di mezza età ancora scopabile che vorrebbe stare in pace a guardarsi le telenovelas ma di mestiere ordina di sciogliere la gente nell’acido

Quelli che si capisce subito che faranno una brutta fine

E molti altri

Allora che cosa fa di Le Belve un libro degno di essere letto? Be’, tanto per cominciare è ben scritto. Poi i cliché non sono sempre un handicap, sui cliché ha fondato una stimatissima carriera gente del calibro di Woody Allen. Ma soprattutto la narrazione segue un climax azzeccatissimo e – quel che sorprende di più – riesce a farlo pur avendo una trama tutto sommato prevedibile. Ecco, se Tv Tropes avesse un generatore automatico di romanzi probabilmente il risultato somiglierebbe a Le Belve. Ma sarebbe molto più moscio.

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