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21:32 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

New York sotto la neve nell’Ottocento

07 Gennaio 2014

Il nuovo anno non è cominciato nel migliore dei modi per gli abitanti della costa orientale degli Stati Uniti: tempeste di neve, freddo e maltempo negli ultimi giorni hanno segnato le previsioni meteo di New York e Boston. In particolare, dopo la tempesta di neve ribattezzata Hercules, che ha colpito la East Coast dal 2 gennaio, in queste ore gli americani sono in balia del polar vortex, una massa d’aria fredda che ha fatto precipitare le temperature. Tra le altre cosi, l’ondata di neve e freddo ha causato la cancellazione di migliaia di voli.

Il blog culturale ANIMAL New York, spinto da curiosità, ha deciso di spulciare gli archivi del New York Times per cercare cronache ottocentesche dedicate a eventi simili. Ne è venuto fuori che le nevicate, nei secoli scorsi, erano una faccenda molto più problematica di quanto lo siano oggi, e nei fatti rendevano la Grande Mela uno scenario dominato da un caos di echi dickensiani. Ecco alcuni esempi:

17 gennaio 1853: «Gli israeliti nel deserto guardavano con una trepidazione meno entusiasta alla caduta della manna dal cielo, di quella di alcuni dei nostri cittadini per la caduta della neve. Dal primo giorno di arrivo del freddo, slitte dei colori più sgargianti e irriverenti sono esibite sui marciapiedi dai costruttori di carrozze. Nelle vetrine e sulle porte dei negozi di giocattoli si vedono slittini per fanciulli dipinti per colpire i giovani occhi; sono regolarmente battezzati, e hanno nomi d’ispirazione incisi su di loro. Uno è chiamato ‘Black Warrior’ – il che è molto appropriato, considerando che è rosso».

20 gennaio 1854: «Se oggi sentiremo il tintinnio gioioso dei campanelli delle slitte a Broadway, è una questione che dovrà decidere il lettore, prima che quelli che fanno i giornali del mattino si sveglieranno dal loro primo profondo riposino. Beh, la stagione è stata temperata e piacevole finora; e possiamo permetterci di camminare in uno o due piedi di neve per un giorno. Non continuerà più a lungo. La Compagnia delle ferrovie farà un favore al pubblico mettendo sulle strade le sue nuove slitte, a meno che le piste siano facilmente liberate. Andare a casa a piedi di sera durante una tempesta di neve è decisamente sconsigliato».

9 gennaio 1856: «I cavalli morti erano molto numerosi nelle strade. Ne abbiamo trovato uno coricato al centro della strada, dov’era caduto tre ore prima. Un altro è rimasto per terra per tutta la serata, all’angolo tra le strade Gold e Fulton. Ieri non c’è stato un gran lancio di palle di neve. La polizia ha fatto il suo dovere, cogliendo in flagrante i giovani vagabondi che ci hanno provato. A quanto sembra attualmente, ci si dovrà muovere in slitta per altre due settimane».
 

Nella foto: New York il 12 marzo 1888, durante la Grande bufera di neve.

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