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05:19 giovedì 21 agosto 2025
I Paesi africani chiedono (per l’ennesima volta) di cambiare la mappa del mondo perché in quella attuale l’Africa è troppo piccola Le 55 nazioni dell'Unione africana vogliono cestinare la mappa di Mercatore, vecchia di secoli, e sostituirla con una più moderna e realistica.
Uno dei tormentoni dell’estate giapponese è un canzone generata con l’AI e basata su un meme “Yaju & U” è la prima canzone interamente, esplicitamente fatta con l'AI a raggiungere un tale successo. Facile prevedere che non sarà l'ultima.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.
Il prossimo film di Danny Boyle sarà un biopic su Rupert Murdoch Si intitolerà Ink e, stando alle indiscrezioni, a interpretare Murdoch sarà Guy Pearce.
Se gruppi Facebook come “Mia Moglie”, in cui uomini pubblicano foto delle compagne senza il loro consenso, rimangono aperti è anche per colpa dell’AI Se ne sta parlando moltissimo dopo la denuncia della scrittrice Carolina Capria: il gruppo, a cui erano iscritti 32 mila uomini, è rimasto aperto e pubblico per 6 anni, sfuggendo a ogni moderazione.
In Lituana gli studenti delle elementari e delle medie impareranno a pilotare droni per essere pronti in caso di invasione russa Agli studenti verrà insegnato a costruire e pilotare droni per aumentare il potenziale difensivo in vista di un potenziale attacco russo.
Tarantino ha detto di aver cancellato The Movie Critic quando si è accorto che il critico cinematografico è il mestiere più noioso del mondo «Nessuno vuole vedere un film su un critico cinematografico», ha spiegato, ospite del podcast The Church of Tarantino.
Associated Press non pubblicherà più recensioni letterarie perché a leggerle sono rimasti in pochissimi E a organizzarle, programmarle, scriverle ed editarle ci vuole invece molto tempo e molta fatica, ha spiegato l'azienda.

Perché Netflix ha rimosso il Chappelle’s Show dalla piattaforma

25 Novembre 2020

Sigaretta, bicchiere di birra posato sul pavimento, microfono. Qualche ora fa sul suo profilo Instagram, Dave Chappelle ha pubblicato Unforgiven, un breve sketch esempio di incredibile stand-up comedy al termine del quale il comico implora i suoi fan di non guardare la sua serie, il Chappelle’s Show, su nessun servizio di streaming, a meno che non venga annunciato che lui verrà pagato per questo. Uno sfogo, che è stato il motivo per cui Netflix ha ritirato lo spettacolo dalla sua piattaforma, assicurando comunque di mantenere quelli già presenti da tempo (ne parlavamo qui).

Il video di Chappelle arriva infatti dopo tre settimane di rabbia e richieste, a causa della mancanza di una retribuzione. Come spiega The Verge, la classica serie Comedy Central di Dave Chappelle è stata aggiunta a Netflix il primo novembre di quest’anno, dopo che la Viacom CBS, che possiede i diritti della serie, aveva firmato un accordo non esclusivo per lo streaming. Durante una puntata di Saturday Night Live, Chappelle ha rivelato di aver saputo solo successivamente dell’esistenza dell’accordo, che non era stato in alcun modo interpellato e soprattutto che non era minimamente stato pagato per la distribuzione del suo spettacolo in streaming. Come spiega in Unforgiven, avrebbe quindi fatto domanda direttamente a Netflix affinché venisse rimosso dalla piattaforma: richiesta accolta.

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Il Chappelle’s Show, la serie che si è svolta per tre stagioni nei primi anni 2000, è ancora considerata come uno dei migliori spettacoli comici di tutti i tempi. Al temine dell’ultima stagione il comico aveva deciso di allontanarsi dalle scene trasferendosi in Sud Africa, per una sorta di ritiro spirituale, scomparendo dai riflettori per diversi anni.

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