Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento
Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vende il premio.
Da quando David Szalay ha vinto il Booker Prize 2025 per Nella carne, si è aperta per il suo romanzo una nuova stagione di visibilità e vendite. Il merito è del cosiddetto “Booker bounce”, fenomeno che racconta la forza del marchio Booker come catalizzatore d’attenzione a livello internazionale. Il premio, infatti, negli anni è diventato un punto di riferimento irrinunciabile per i lettori, che ormai acquistano a scatola chiusa non solo i romanzi vincitori, ma anche molti dei libri selezionati dalla giuria come finalisti.
Se l’aumento di vendite di copie è un fenomeno comune per i premi letterari (e una sorta di premio aggiuntivo per i vincitori), pochi concorsi hanno la forza del Booker di muovere velocemente copie e di farlo a ogni edizione, come testimoniano i dati Nielsen appena pubblicati da The Bookseller. Subito dopo l’annuncio della candidatura di Nella Carne, le copie dell’edizione inglese vendite sono passate da 163 a 653 la settimana, volando a 7906 dopo la proclamazione di David Szalay come vincitore del Premio Booker 2025, con un aumento di oltre il 1400 per cento. Il fenomeno si ripete con lievi flessioni anno dopo anno, rendendo il Booker un premio molto ambito dagli scrittori, grazie alla visibilità che regala in ogni fase della sua selezione.
Per un autore e la sua casa editrice è la migliore delle notizie: significa “passare al livello superiore”, perché di fronte a questi numeri le librerie prestano spazio in vetrina, le recensioni aumentano e si perpetua la narrazione del “libro da leggere perché ha vinto”. Senza contare che sono già stati venduti i diritti di adattamento del romanzo in un film, cosa che ovviamente regalerà a Nella carne ancor più visibilità in futuro.
Nel 2015 ha fondato e dirige una delle case editrici più interessanti in Italia. Pubblicando nuove voci italiane e stranieri di successo ha dimostrato che si può vincere la crisi, che i lettori cambiano ma la lettura resterà sempre.