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00:44 martedì 14 ottobre 2025
Il quotidiano del Comitato centrale del Partito comunista cinese ha fatto firmare un articolo a LeBron James, che però non lo ha mai scritto È vero che viviamo in un mondo strano, ma ancora non così strano da avere LeBron James tra gli editorialisti del Quotidiano del popolo.
Luca Guadagnino ha rivelato i suoi quattro film preferiti di tutti i tempi nel nuovo episodio di Criterion Closet Una classifica che comprende due film di culto abbastanza sconosciuti, un classico di Wong Kar-Wai e l'opera più controversa di Scorsese.
Il trailer di Hamnet di Chloe Zhao spoilera il finale del film e i fan che lo hanno visto si sono arrabbiati molto Guardandolo si scopre quasi tutto del film, compreso il finale che tanti critici hanno descritto tra i migliori degli ultimi anni.
Al Pacino ha detto che è solo grazie a un cazziatone di Diane Keaton che non ha perso tutti i suoi soldi L'attrice sgridò sia lui che il suo avvocato e lo costrinse a riprendere il controllo delle sue finanze, dandogli dell'idiota.
Secondo l’Onu, il 92 per cento delle abitazioni nella Striscia di Gaza è stato distrutto e chi sta tornando a casa trova solo macerie I pochi edifici ancora in piedi sono comunque inagibili, gravemente danneggiati o inabitabili.
Woody Allen ha raccontato il suo primo incontro con Diane Keaton in un lungo e bellissimo omaggio all’attrice  Su The Free Press, Allen ha ricordato la prima volta che la vide, nel 1969, durante le prove di Provaci ancora, Sam.
Una streamer ha partorito in diretta su Twitch e il Ceo di Twitch le ha scritto in chat durante la diretta per congratularsi con lei Durante il parto, Fandy ha continuato a interagire con gli spettatori nella chat, parlando tra una contrazione e l'altra e facendo pure delle battute.
Bret Easton Ellis ha stroncato Una battaglia dopo l’altra dicendo che è un film brutto e che piace solo perché è di sinistra Lo scrittore e sceneggiatore ha utilizzato il suo podcast per criticare quella che considera una reazione eccessiva dell'industria al film di Anderson

La nebbia che uccise 400 persone a Londra

03 Dicembre 2015

Mentre Milano è alle prese con una nebbia particolarmente fitta, persino per gli standard del capoluogo lombardo, Londra tra poco celebra l’anniversario della grande nebbia che uccise oltre quattrocento persone mezzo secolo fa.

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Era il 5 dicembre del 1952 quando un misto particolarmente denso di nebbia e smog, causato dal freddo e dall’inquinamento, avvolse la capitale londinese per diversi giorni fino al 9 dicembre. L’evento, passato alla storia come “The Great Smog“, è ricordato così dal Guardian: «Le autorità consigliarono i genitori di non mandare i figli a scuola, temendo che potessero perdersi nello smog. Furti in casa e borseggi aumentarono, dal momento che i criminali si sentivano più liberi di agire grazie alla possibilità di svanire nella nube scura. Gli uccelli, persi nella nebbia, si sfracellavano sugli edifici».

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Inoltre lo smog si rivelò letale, «particolarmente per gli anziani, i bambini e le persone affette da disturbi respiratori e da malattie cardiovascolari». Si stima che «circa quattromila persone morirono prematuramente a causa dello smog».

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