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21:18 mercoledì 10 dicembre 2025
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrate dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui per gestire lo stress invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.

La nebbia che uccise 400 persone a Londra

03 Dicembre 2015

Mentre Milano è alle prese con una nebbia particolarmente fitta, persino per gli standard del capoluogo lombardo, Londra tra poco celebra l’anniversario della grande nebbia che uccise oltre quattrocento persone mezzo secolo fa.

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Era il 5 dicembre del 1952 quando un misto particolarmente denso di nebbia e smog, causato dal freddo e dall’inquinamento, avvolse la capitale londinese per diversi giorni fino al 9 dicembre. L’evento, passato alla storia come “The Great Smog“, è ricordato così dal Guardian: «Le autorità consigliarono i genitori di non mandare i figli a scuola, temendo che potessero perdersi nello smog. Furti in casa e borseggi aumentarono, dal momento che i criminali si sentivano più liberi di agire grazie alla possibilità di svanire nella nube scura. Gli uccelli, persi nella nebbia, si sfracellavano sugli edifici».

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Inoltre lo smog si rivelò letale, «particolarmente per gli anziani, i bambini e le persone affette da disturbi respiratori e da malattie cardiovascolari». Si stima che «circa quattromila persone morirono prematuramente a causa dello smog».

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