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23:03 venerdì 28 novembre 2025
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

Il miglior commento alla serata dei David di Donatello sono le facce di Nanni Moretti

Usando una parola che lui certamente odierebbe, possiamo dire che si è dimostrato un fuoriclasse della reaction.

08 Maggio 2025

Quando gli italiani organizzano un evento di spettacolo e intrattenimento, può succedere una di due cose soltanto: nel migliore dei casi, il risultato sarà il Festival di Sanremo; nel peggiore dei casi, il risultato sarà la 70esima edizione dei David di Donatello. Chi ha seguito la cerimonia in diretta su Rai1 o in streaming su RaiPlay lo sa: i problemi sono stati tanti, i momenti imbarazzanti pure, i commenti sui social tra l’esterrefatto e il mortificato. Un volto è emerso subito come simbolo di tutto quello che è andato storto nella serata: Nanni Moretti, sul quale la regia dei David (tutt’altro che apprezzata, soprattutto per un incomprensibile uso dello zoom out) ha indugiato spesso e volentieri.

Lo sappiamo da quando ci siamo appassionati al suo profilo Instagram: Nanni Moretti è nato per stare sui social, fatto che lui probabilmente ignora, forse odia, ma tant’è. Non c’è momento sbagliato della 70esima edizione dei David che non si possa commentare con una sua foto: interdetto, disperato, allarmato, la gamma delle reaction – se leggesse questa parola probabilmente ci prenderebbe a ceffoni come in quella scena di Palombella rossa – è amplissima ed efficacissima. Timothée Chalamet manda frecciatine all’organizzazione perché non ha una cuffia in cui gli arrivi la traduzione delle domande che gli vengono fatte? Il commento migliore è una faccia di Moretti. Sempre Chalamet taglia corto il suo bellissimo discorso perché non riesce a parlare con il traduttore che gli parla sopra? Il migliore commento è una faccia di Moretti.

Speriamo davvero che qualcuno in queste ore stia lavorando alla definizione memizzazione di Moretti, perché questo patrimonio non può andare perso, potrebbe essere la prossima ondata di meme italiani dopo quelli dell’Italian Brain Rot. Certo, in questo caso sarebbe ancora più difficile spiegare a chi italiano non è il contesto da cui questi meme sono emersi. Come spiegare a un non-italiano l’infinito discorso di Pupi Avati, venti minuti in cui il regista è riuscito a infilare anche una notevole frecciatina alla Sottosegrataria alla Cultura, la leghista Lucia Bergonzoni («Se ne è andata la Bergonzoni? Non se ne è andata? E perché non se ne è andata?»). Può un non italiano capire quanto imbarazzante sia stato il momento in cui Chalamet ha detto «non vedo Luca Guadagnino nel pubblico» e una trafelata Elena Sofia Ricci ha subito provato a cambiare discorso esclamando «Ma c’è Kyle Jenner», cosa che Chalamet evidentemente sapeva già, essendo il fidanzato di Jenner. È possibile spiegare a parole cosa sia il “momento Bugo” vissuto da Riccardo Cocciante, che nel mezzo della sua esibizione si è fermato (non si è ancora capito perché), ha dato l’impressione di volersene andare a casa, poi ha cambiato idea, ha ricominciato a cantare e ha continuato a farlo per quasi mezz’ora, una dolentissima espressione dopo l’altra?

No, forse niente di tutto questo è possibile, forse le Nanni Moretti Live Reation resteranno un patrimonio culturale esclusivamente italiano. Va bene così.

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