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Cosa succede alla settimana della moda di Milano

Quasi tutti gli eventi saranno digitali, compreso il debutto di Raf Simons da Prada, ma ci saranno anche sfilate in presenza. Le cose da sapere.

di Studio

Una sfilata in streaming in Piazza Duomo, 16 luglio 2020. Foto di Miguel Medina/AFP via Getty Images

Dopo le edizioni di New York e Londra, passate piuttosto in sordina, Milano inaugura la sua seconda fashion week in formato interamente digitale, o quasi. A seguito dell’esperimento, tutto sommato riuscito, dello scorso luglio, dal 22 al 28 settembre verranno infatti presentate le collezioni per la Primavera Estate 2021. Sono previste 39 sfilate dedicate alle collezioni femminili, 19 con la formula “co-ed” uomo e donna insieme e 4 solo maschili; previste anche 43 presentazioni, di cui 25 fisiche, 24 digital e 12 su appuntamento, e 22 eventi per un totale di 159 appuntamenti. E mentre la pandemia non accenna a rallentare in Europa – preoccupa soprattutto la situazione in Francia, dove la settimana della moda inizia subito dopo quella italiana – il calendario ufficiale stilato da Camera della moda dice addio a Gucci, che aveva già annunciato l’intenzione di sfilare solo due volte l’anno indipendentemente dalle stagioni tradizionali, e si prepara al debutto più atteso di questo strano mese della moda, ovvero la prima collezione disegnata da Raf Simons e Miuccia Prada insieme.

C’è naturalmente molta curiosità verso questa nuova forma di partnership artistica, definita da entrambi i designer “senza limiti di tempo” e quindi differente dalle collaborazioni standardizzate dell’industria, che sono rigorosamente a tempo determinato. A luglio, c’era ancora la speranza che la prima sfilata si sarebbe potuta tenere dal vivo, dopo l’esperienza straniante dell’ultima collezione da solista di Miuccia Prada, intitolata “The Show That Never Happened”, con la stilista che salutava il suo pubblico immaginario in un teatro vuoto. Il marchio ha saggiamente deciso per una presentazione virtuale, aggiungendoci però una speciale iniziativa su TikTok. Giovedì 24 settembre, infatti, la Primavera Estate 2021 di Prada verrà presentata sulla piattaforma video e Miuccia Prada e Raf Simons risponderanno alle domande precedentemente inviate dagli utenti su prada.com (c’è ancora tempo per inviare la propria domanda, per chi fosse interessato).

L’altro show molto atteso è quello di Valentino, che torna in Italia per un evento eccezionale previsto il prossimo 27 settembre. Un annuncio importante, che non significa che il marchio tornerà definitivamente a Milano, ma piuttosto sembra indicare un nuovo equilibrio tra le due maggiori settimane della moda, quella di Milano e quella di Parigi.

Giorgio Armani, invece, ha scelto due modalità diverse per presentare le sfilate di prêt-à-porter di Emporio Armani e Giorgio Armani: la prima in streaming su una speciale piattaforma, la seconda per la prima volta in diretta tv.  Le collezioni Emporio Armani uomo e donna Primavera Estate 2021 saranno presentate in digitale con un video speciale giovedì 24 settembre alle ore 11:30 su emporioarmani-buildingdialogues.com, il mini sito dedicato al progetto, sui canali social del marchio e sulla piattaforma di Camera della moda. La sfilata Primavera Estate 2021 Giorgio Armani sarà invece trasmessa, per la prima volta in assoluto, in televisione, sabato 26 settembre in prima serata su La7 e in contemporanea su armani.com, sui canali social del marchio e sulla piattaforma di Camera della moda.

Sfileranno in presenza, invece, Fendi (che ha appena annunciato il suo nuovo direttore creativo Kim Jones, il quale debutterà a febbraio 2021), Dolce & Gabbana (d’ora in poi in calendario ufficiale), Etro, N°21, Max Mara, Sportmax, Sunnei, Marco Rambaldi e Salvatore Ferragamo. Tra le iniziative da segnalare c’è sicuramente “We are Made in Italy – The Fab Five Bridge Builders”, organizzato da Camera della moda in collaborazione con il collettivo Black Lives Matter in Italian Fashion. Verranno presentati 5 designer neri, selezionati da Michelle Ngonmo, già fondatrice dell’Afro Fashion Week di Milano, nel tentativo di avviare una discussione sulla rappresentazione e l’accesso all’industria, un problema di cui su Studio abbiamo parlato più volte. Ma c’è anche l’iniziativa “Spotlight on Lebanese Designers”, organizzata dalla Camera in sostegno di 7 nuovi designer libanesi, che parteciperanno digitalmente alla fashion week; e infine Milano Moda Graduate, progetto giunto alla sua sesta edizione, che darà la possibilità agli studenti delle scuole di moda italiane di presentare i loro progetti di fashion design, accessories design, styling, visual merchandising, knitwear, wearable technology, jewellery, sustainability, modellismo e sartoria.