Cose che succedono | Stati Uniti

In un quartiere di Miami per onorare i morti si stampano le loro foto sulle magliette

L’articolo più bello dell’interessante numero di marzo di Topic, tutto dedicato al tema del crimine, è forse quello dal titolo “Their Hearts on Their Sleeves“. Scritto da Adam Weinstein con le fotografie di Bryan Thomas, è un lungo reportage che racconta e approfondisce una particolare tradizione sviluppatasi nella comunità nera del quartiere Liberty City di Miami, l’area più pericolosa della città. Un’inchiesta del Miami Herald del 2015 ha rilevato che, tra il 2006 e il 2015, una media di 30 adolescenti e bambini sono morti ogni anno a causa della violenza armata in questa zona di Miami. I residenti ricordano di aver vissuto un periodo decisamente peggiore durante la fase finale della recessione del 2008, e ancora peggiore negli anni ’80 e ’90. Weinstein riporta diverse storie, da quella del sedicenne La’Nard Wilcher – uno dei 231 omicidi nella contea di Miami-Dade nel 2016 – rimasto ferito per 12 ore prima che la polizia iniziasse a cercarlo, arrivando troppo tardi, a quella di una madre di 31 anni uccisa da una pallottola vagante mentre riposava sulla veranda di casa.

Larry e Laron Jackson, 11 e 9, indossano fasce e t-shirt in ricordo della loro mamma, Dynette Early, che è morta il 26 dicembre 2018  dopo essere stata colpita da un proiettile vagante mentre riposava in veranda (fotografia di Bryan Thomas)

Il racconto di queste storie è accompagnato dalla descrizione delle magliette commemorative che vengono realizzate per i parenti e gli amici delle vittime da Lavish Printing, un negozio di serigrafia del quartiere. Dozzine di tipografie locali offrono questo servizio. Per le persone della zona, spiega Weinstein, è normalissimo: sono cresciute vedendo murales, cartelloni, t-shirt, felpe, cuscini e tanti altri oggetti con disegnate o stampate le immagini dei cari rimasti uccisi nelle sparatorie o da colpi di pistola vaganti: bambini, nonni, compagni di scuola, perfino animali domestici.