Cose che succedono | Musica

C’è una mappa con tutti i posti citati nelle canzoni di Battiato

Tra nozioni filosofiche e proiezioni geografiche, con i testi di Franco Battiato gli italiani hanno cantato con verve di concetti ipercomplessi come la reincarnazione delle anime e posti incollocabili geograficamente. Quante volte ci siamo chiesti dove portano «i treni di Tozeur» o qual è la «parte sinistra (della città, ndr) di Baku»? Per rispondere a queste domande, per cantare Battiato con una qualche cognizione geografica, un utente su Google Maps ha creato una mappa dove ha inserito tutti i luoghi citati nei suoi testi, e l’ha chiamata Mappiato. Il risultato è una cartina geografica fittissima di spillette, associate ai versi di riferimento, che vanno dai citatissimi campi del Tennessee, «come vi ero arrivato, chissà», ad Alexanderplatz «come ti trovi a Berlino Est?».

La mappa ritorna utilissima perché permette di tracciare un atlante soggettivo dei luoghi di riferimento di Battiato, cantante e autore altrimenti imperimetrabile. Risponde a quelle domande della “Chan-son Egocentrique”, come «Chi sono, dove sono / Quanto sono assente di me / Da dove vengo, dove vado». Alcuni luoghi citati sono vaghi, come il deserto di “Voglio vederti danzare”, posto saggiamente nei pressi del Sahara, altri sono più precisi come Baku, quando «Le truppe schierate di fronte / A un ordine sparano i fucili / Le prime file cadono a pioggia / Il fumo si addensa al sudore». Al momento sono 83, e sono in continuo aggiornamento, perché, si sa, i riferimenti di Battiato sono inesauribili. Grande assente è sicuramente l’iconico Grand Hotel Sea-Gull Magique, luogo che abita nitidamente i nostri immaginari, e che esisterà solo lì, mai su Google Maps. Un po’ come il suo deserto.