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15:31 martedì 13 maggio 2025
Cosa ha detto il primo testimone sentito nel processo contro Diddy È stato ovviamente menzionato più volte l'olio per bambini.
Gérard Depardieu è stato condannato per violenza sessuale Diciotto mesi, con pensa sospesa, per violenze ai danni di due donne durante le riprese del film Les Volets Verts, nel 2021.
Il Festival di Cannes ha vietato il naked dress «per motivi di decoro» E pure le tote bag, gli zaini e i borsoni grossi, sul red carpet e in tutti gli spazi dell'evento.
L’Eliseo è stato costretto a smentire il fatto che Macron stesse tirando cocaina con Merz e Starmer Fake news diffusa su Telegram anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Grazie alla serie Netflix sono ripartite le ricerche sulla famiglia di Héctor G. Oesterheld, il desaparecido autore dell’Eternauta I suoi nipoti, scomparsi 50 anni fa, potrebbero essere ancora vivi, hanno rivelato due associazioni.
Il litigio tra Elio Germano e il ministro Giuli non finisce più Va avanti ormai da quasi una settimana, dal giorno dei David di Donatello, e nessuno dei due sembra avere intenzione di arrendersi.
Blues Brothers avrà un sequel ma invece di un film sarà un fumetto Il primo tassello di quello che dovrebbe diventare un intero universo narrativo dedicato ai Blues Brothers.
Sul sito Steve Albini’s Closet si possono comprare tutti gli oggetti della collezione privata di Steve Albini Ogni venerdì, fino alla fine del 2025, verranno messi in vendita vinili rari, libri strani, magliette vintage, CD, cassette, singoli, fanzine, opere d’arte e chicche varie.

Vanno di moda le riviste “brutte”

19 Maggio 2016

Avete presente quei magazine à la Kinfolk o Cereal? Impostazione grafica estremamente pulita, cover rigide e/o preziose, grande foliazione, contenuti ricercati, prezzo alto: negli ultimi anni, queste caratteristiche hanno definito quelle che erano considerate “belle riviste”. Ma questo non è l’unico trend del momento, secondo quanto riporta l’American Institute of Graphic Arts.

Da un po’ di tempo a questa parte, infatti, non tutti i giornali scelgono l’understatement di lusso: ai font discreti e all’impaginazione in perfetto stile nordico, alcuni preferiscono carta semplice – quando non direttamente di scarsa qualità – argomenti quasi triviali, colori vivaci e font aggressivi tutt’altro che eleganti.

The Mushpit

È una chiara presa di posizione, nonché una presa in giro dei canoni in cui si sono ingabbiate molte pubblicazioni che, in teoria, avrebbero il compito di scovare e tener traccia del nuovo. AIGA suggerisce molti titoli da tenere d’occhio, per chi volesse approfondire. Dal londinese The Mushpit, fondato dalle ex fashion editor e stylist di Vice, rispettivamente Bertie Brandes e Charlotte Roberts, al canadese Editorial Magazine, dall’inglese Polyester, che si auto-definisce «la riposta all’infatuazione della moda con tutto quello che è “dimesso” e con il minimalismo concettuale», passando per il provocatorio A Nice Magazine di Hanna Moon.

Immagine: home del sito di The Mushpit. All’interno: un estratto della rivista.
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