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Che fine ha fatto la Tesla lanciata nello spazio cinque anni fa?

Lunedì 6 febbraio si è celebrato il quinto anniversario del lancio nello spazio della Tesla Roadster di Elon Musk. “Agganciata” al razzo Falcon Heavy di Space X e “guidata” dal manichino travestito da astronauta passato alla storia dell’esplorazione spaziale con il nomignolo di Starman, l’automobile rossa alla deriva nello spazio era diventata una delle immagini simbolo del 2018 e aveva contribuito a rafforzare la fama di Musk come «nuovo Steve Jobs» e «real life Ironman» (una fama che negli ultimi cinque anni Musk ha fatto di tutto per distruggere, riuscendoci).

Ma dove sono adesso Starman e la Tesla Roadster? Come stanno? Cosa hanno fatto in questi cinque anni? Come racconta Jackie Wattles su Cnn, alla prima domanda è piuttosto semplice rispondere: basta andare sul sito di tracking whereisroadster.com per scoprire che in questo momento la macchina si trova (dovrebbe trovarsi) a circa 327 milioni di kilometri di distanza dalla Terra. Dal giorno del decollo a oggi, la Tesla Roadster ha completato poco più di tre giri attorno al sole e ha percorso quattro miliardi di kilometri nello spazio. Momento fondamentale di questo viaggio è avvenuto nel 2020, quando la macchina si è avvicinata a Marte. Secondo i calcoli della Nasa, la Tesla Roadster si avvicinerà di nuovo al pianeta rosso nel 2035, e poi per due volte alla Terra, la prima nel 2047 e la seconda nel 2050.

Va detto però che è difficile avere certezze sull’esatta posizione della macchina in questo momento. Così come non c’è modo di sapere se è ancora tutta intera: in cinque anni potrebbe essere entrata in collisione con un meteorite oppure consumata dalle radiazioni spaziali. L’ultima volta che è la Roadster è stata “vista” da occhi umani, infatti, risale proprio al 2018, ai giorni successivi al lancio, e le informazioni oggi disponibili sono basate su calcoli, cioè previsioni, della traiettoria che la macchina dovrebbe aver preso. C’è anche da dire che gli astronomi di tutto il mondo non hanno molto interesse a seguirla, visto che la Roadster non ha valore scientifico di nessun tipo. Almeno al momento: il giorno del lancio, infatti, Musk disse che la sua speranza era che un giorno gli umani trasferitisi sugli altri pianeti del sistema solare – la colonizzazione interstellare è sempre stata un suo pallino – l’avrebbero ritrovata e «messa in un museo». In ogni caso, per chi volesse conoscere il futuro posizionamento della macchina, basta cercare “roadster” su OrbitSimulator.com.