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11:52 sabato 25 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Una città cinese vuole sostituire i lampioni con una luna artificiale

19 Ottobre 2018

La città cinese di Chengdu ha elaborato un originale piano per risparmiare energia elettrica. L’obiettivo è quello di costruire, entro il 2020, una luna artificiale che illumini la città durante le ore notturne, così che ci sia meno bisogno di lampioni. Questo, perlomeno, è ciò che ha annunciato il presidente del Casc (Chengdu Aerospace Science and Technology Microelectronics System Research Institute) in una recente conferenza su innovazione e imprenditorialità.

La finta luna, si legge su Motherboard, avrà un’intensità otto volte superiore a quella della luna vera e sarà in grado di illuminare dalle 6 alle 50 miglia. Funzionerà attraverso una patina a specchio che rifletterà la luce del sole e che potrà essere controllata a distanza. Dopo anni di lavoro, il progetto è oggi arrivato a un punto in cui il suo lancio sembra più che realistico, anche se alcuni dettagli, come costi e finanziamenti, sono ancora sconosciuti.

La luna, quella vera, da un telescopio durante la Super Luna del 2013 (Photo by FREDERIC J. BROWN/AFP/Getty Images)

Gli scettici sono preoccupati per i ritmi cicardiani degli abitanti di Chengdu, che potrebbero essere scombussolati dalle eccessive ore di luce. Ma gli esperti assicurano che quella della finta luna sarà una luce leggera, crepuscolare, il cui obiettivo non è quello di trasformare la notte in giorno. D’altronde, Chengdu non è la prima città a tentare di manipolare la luce del sole. Ci provarono persino gli antichi egizi.

Anche i russi, negli anni ’90, provarono a prolungare la luce del giorno lanciando in orbita uno “specchio satellite”. L’esperimento prese il nome di Znmaya Project, ma non ebbe successo. A differenza di quello norvegese che, nel 2013, costruì specchi computerizzati in grado di catturare la luce solare per poi rifletterne i raggi nei buii villaggi afflitti da interminabili inverni.

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