Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti
Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Dopo il furto dei gioielli e la scoperta dei tanti problemi di sicurezza, i problemi per il Louvre proseguono. Si è scoperto solo ora, infatti, che a fine novembre il Louvre ha subito altri danni a una parte della sua collezione a causa di una perdita alla conduttura dell’acqua nell’archivio. L’acqua filtrata ha danneggiato 400 documenti conservati nella biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, come riportato da ArtNews. Una volta scoperta la perdita, il personale è subito intervenuto per mettere in salvo le opere e avviare il processo di asciugatura e restauro, ma i tempi di recupero non sono ancora chiari, così come la portata dei danni agli antichi volumi.
E poi ci sono i problemi dei lavoratori. Secondo Reuters, i dipendenti del museo hanno annunciato uno sciopero per il prossimo 15 dicembre. L’intenzione è denunciare le tante carenze strutturali che affliggono la struttura, dovute a una gestione che non riesce a far fronte all’aumento dei visitatori per mancanza di personale e fondi. Secondo i sindacati, le difficoltà del personale sono aumentate con l’aumentare dell’afflusso turistico verificatosi dell’ultimo anno, mentre gli investimenti per infrastrutture e sicurezza non si sono mossi con la stessa rapidità.
In anni recenti il Louvre ha più volte dovuto chiudere temporaneamente alcune sale per problemi tecnici o per proteste legate alle condizioni di lavoro, segno di un fragile equilibrio che tende a rompersi nei momenti di maggiore pressione.
L’opera prima del regista, adattamento del Poema a fumetti di Dino Buzzati, mescola live action, animazione e musica per creare un mondo e un linguaggio con pochi eguali nella storia recente del nostro cinema.