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Lacci di Starnone è tra i 100 libri del 2017 scelti dal New York Times

Il New York Times ha pubblicato la lista dei 100 libri più belli del 2017, tra fiction, non fiction e poesia. L’unico autore italiano della lista è Domenico Starnone con Lacci, tradotto da Jhumpa Lahiri e pubblicato dalla casa editrice Europa Editions. Questo il breve commento con cui i redattori del Nyt presentano il libro, concentrandosi, più che sul suo contenuto, su un altro aspetto: «Un potente romanzo che parla di un matrimonio sfilacciato, scritto dal marito della donna che si crede sia Elena Ferrante». Al tema Starnone-Anita Raja-Ferrante avevano anche dedicato un articolo, o meglio, l’intera recensione del libro.

Le sezioni di non fiction e poesia sono forse le più interessanti in cui curiosare, perché permettono di scoprire tanti titoli nuovi, non ancora arrivati in Italia. Tra i romanzi più belli dell’anno, invece, compaiono diversi libri e autori a noi familiari. Alcuni esempi: Tutto è possibile di Elizabeth Strout (Einaudi), che racconta la vita piccola e ordinaria della provincia americana «brulicante di emozioni impetuose sotto la cappa dell’immobilità» e Beautiful Animals di Lawrence Osborne (noi avevamo segnalato tra i libri del mese il suo Cacciatori nel buio, pubblicato da Adelphi). Non ancora tradotto in italiano, il libro racconta l’incontro tra due giovani donne benestanti e un rifugiato siriano su un’isola greca. C’è anche Exit West di Mohsin Hamid (Einaudi, qui la nostra recensione) che racconta una storia d’amore nell’era delle migrazioni e della tecnologia, dove l’unica salvezza sembra provenire dalle possibilità di fuga promesse da misteriose porte magiche e The idiot di Elif Batuman (di cui avevamo parlato nel n° 32 di Studio). Nella lista non poteva mancare Lincoln nel Bardo (Feltrinelli) di George Saunders, vincitore del Man Booker Prize.