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La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.

L’Inghilterra potrebbe dire addio a “God Save the Queen”

14 Gennaio 2016

Scritto tra il 1736 e il 1740 e adottato a partire dal 28 settembre 1744, “God Save the Queen” è l’inno nazionale più antico. Il brano è usato per convenzione, senza alcuna legge parlamentare o proclama reale che ne abbia mai decretato l’ufficialità. Probabilmente rappresenta anche il più conosciuto degli inni: utilizzato in tutti i territori dell’Impero Britannico, è stato suonato anche in Canada fino al 1980 e in Australia fino al 1984.

Le note patriottiche di “God Save the Queen” hanno risuonato a lungo nella tradizione di eventi sportivi, nelle cerimonie ufficiali e per le strade d’Inghilterra. Tale consuetudine, però, potrebbe presto volgere al termine. Alcuni membri del Parlamento inglese stanno discutendo se sia il caso di sostituirlo. Il deputato del Labour Toby Perkins ha proposto il lancio di una consultazione pubblica per decidere quale brano scegliere.

«Vorrei solo dire ai presenti che non sono né un repubblicano, né un ateo o un nazionalista inglese. Gli altri deputati dovrebbero riconoscere che non c’è in me alcuna ostilità verso dio, verso Sua maestà la regina, verso “God Save the Queen” o verso il Regno Unito. Credo, tuttavia, che sia giunto il momento di ragionare sulla questione dell’inno nazionale inglese», ha detto Perkins commentando la sua iniziativa.

Tra le proposte di sostituzione compare “Jerusalem”, già utilizzata come inno nazionale inglese non ufficiale nei Giochi del Commonwealth 2010 in India. Il brano, con il testo composto dalla parole di una poesia di William Blake, vede Gerusalemme come metafora di un luogo migliore a cui tendere. Altra variante proposta è “Land of Hope and Glory” di Edward Elgar, ma “Jerusalem” pare essere la vera favorita.

Mentre Scozia e Galles hanno inni ufficiali propri, l’Inghilterra ha sempre condiviso il proprio anthem con il resto del Regno Unito. Negli ultimi giorni diversi gruppi, tra i quali England In My Heart e Anthem 4 England, hanno proposto la propria versione del nuovo inno. E se c’è già stato chi si è pronunciato per brani di Beatles e David Bowie, altri vorrebbero, invece, “Wonderwall”. Dopo un voto iniziale, la proposta dovrebbe ricevere una seconda lettura in Parlamento il prossimo marzo.

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