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I libri più attesi dell’autunno

Cosa leggeremo da qui a dicembre: una lista delle uscite più interessanti dei prossimi mesi.

di Studio

Artwork dalla versione originale di The Water Dancer di Ta-Nehisi Coates, uscito per Penguin Random House (Calida Garcia Rawles)

Settembre: si torna al lavoro (anche se da casa), si prova a superare il traumatico distacco dall’atmosfera pigra dell’estate, ci si sforza di apprezzare la malinconia delle giornate che si accorciano e dell’aria che si raffredda. Si torna anche a un ritmo di lettura diverso da quello morbido ed espanso delle vacanze: il lettore autunnale è più rapido e curioso. Le uscite editoriali cercano di riprendere il ritmo interrotto dai mesi di lockdown. Qui ci sono alcuni dei libri più attesi dell’autunno. Oltre a quelli che trovate nella lista, segnaliamo due titoli in libreria da meno di una settimana: La morte in mano di Ottessa Moshfegh, Feltrinelli (qui la nostra intervista all’autrice in occasione dell’uscita) e Mia inquieta Vanessa, l’acclamato e controverso esordio di Kate Elizabeth Russell (ne parlavamo qui).

Ta-Nehisi Coates, Il danzatore dell’acqua (Einaudi)
Proprio nel mese in cui esordisce come guest editor per Vanity Fair Usa (ha curato un bellissimo numero speciale: ne avevamo scritto qui), lo scrittore e giornalista di 44 anni pubblica in Italia il suo primo e unico romanzo, uscito negli Stati Uniti un anno fa e subito entrato in classifica, anche grazie all’appoggio di Oprah, che l’ha proclamato libro del mese nel suo seguitissimo Book Club su Apple Tv. «Non mi sentivo così nei confronti di un libro dai tempi di Beloved (Amatissima nella versione italiana, ndr)», ha detto Oprah, riferendosi al celebre romanzo di Toni Morrison. Pur presentandosi come un racconto storico con sfumature fantastiche – il protagonista è un ragazzo nato schiavo in una piantagione della Virginia che viene salvato dall’annegamento grazie a una misteriosa luce azzurra – il libro è stato salutato come il romanzo di formazione da leggere in questo momento storico, una storia perfettamente in linea con il clima di tensione, ma anche di speranza, in cui ci ritroviamo oggi. Tradotto da Norman Gobetti, esce il 22 settembre.

Anna Wiener, La valle oscura (Adelphi)
Si è parlato moltissimo di questo memoir uscito negli Usa all’inizio del 2020 in cui la columnist del New Yorker Anna Wiener racconta con ironia la sua esperienza nel delirante mondo del tech. La Uncanny Valley del titolo, infatti, è sì la Silicon Valley, ma anche un’ipotesi di robotica, il picco raggiunto da una macchina quando è troppo somigliante all’essere umano e invece di provocare simpatia inizia a causare nell’osservatore una forte sensazione di disagio. Una fase che l’autrice-protagonista raggiunge nel corso di 5 anni dopo 3 posti di lavoro: una startup editoriale dove nessuno legge, una compagnia di web data in cui gli impiegati posso vedere tutto della vita degli utenti, una grande compagnia dove fa la moderatrice sui social e si lascia sfuggire le notizie false anti-Hillary Clinton del Pizzagate. Un romanzo di formazione che racconta San Francisco (a proposito: lo fa benissimo anche Michele Masneri, sempre per Adelphi, con la raccolta di saggi Steve Jobs non abita più qui) e la generazione dei venti-trentenni che la popolano: «Vendersi, per promozioni, sponsorizzazioni, partnership, sarebbe diventata la prima aspirazione della nostra generazione, la migliore chance di essere pagati». Il libro è stato opzionato dalla Universal e dal produttore di The Social Network. Uscirà a inizio novembre per Adelphi.

Hanya Yanagihara, Il popolo degli alberi (Feltrinelli)
Oltre a essere editor del T Magazine, la scrittrice statunitense di origini hawaiane è l’autrice dello splendido Una vita come tante, pubblicato in Italia da Sellerio. Più di 5 anni dopo, Feltrinelli pubblica Il popolo degli alberi: ispirato alla storia del virologo Daniel Carleton Gajdusek e uscito nel 2013, è il primo libro di Yanagihara ed è molto diverso dallo struggente romanzo per cui è diventata famosa che condensa, in più di 1000 pagine, 30 anni di vita di quattro amici a New York. Il protagonista, qui, invece, è Norton Perina, un giovane medico che dopo una spedizione su una remota isola micronesiana è convinto di aver trovato una cura per l’invecchiamento. Perina prova scientificamente la sua tesi e diventa famoso in tutto il mondo, ma ben presto scopre che le proprietà miracolose della sua scoperta hanno un prezzo terribile. Tradotto da Francesco Pacifico, sarà in libreria a partire dal 31 ottobre.

Tash Aw, Noi, i sopravvissuti (Einaudi)
Nato in Taiwan e cresciuto a Kuala Lumpur, si è trasferito in Inghilterra per studiare legge a Cambridge. Dopo aver lavorato come avvocato per quattro anni ha iniziato a scrivere: Noi, i sopravvissuti è il suo ultimo libro. Il libro è la confessione di un assassino: Ah Hock è un uomo normale e ignorante, nato in un villaggio di pescatori della Malesia che cerca di farsi strada in un Paese che promette ricchezza e sicurezza a tutti, ma le consegna solo a pochi eletti. Con la società asiatica che sta cambiando intorno a lui, come molti rimane intrappolato in un mondo di lavori mal pagati e frustranti. Una serie di peripezie lo portano ad uccidere un lavoratore migrante dal Bangladesh. Paragonato a Camus e Houellebecq, Ah Hock orchestra il racconto degli anni che hanno portato a questo spaventoso atto di violenza – confidati nell’arco di diversi giorni a un giornalista locale la cui vita ha preso un corso diverso – dando forma a una visione anti-nostalgica della vita umana.

Andrea Camilleri, Prima indagine di Montalbano (Sellerio)
Nell’anno dell’uscita di Riccardino, scritto nel 2005, rimaneggiato nel 2016 e per desiderio dell’autore pubblicato postumo il 16 luglio 2020 (un anno e un giorno dopo la sua morte), Sellerio sceglie di celebrare la memoria del più amato scrittore seriale italiano ripubblicando il primo volume della saga di Montalbano. Nei tre racconti che compongono il libro, Camilleri presenta un giovanissimo poliziotto all’inizio della carriera: teatro delle sue indagini non è la solita Vigàta, ma uno sperduto paesino di montagna della Sicilia più segreta, tra misteriose uccisioni di animali, ragazze silenziose e intriganti e il finto rapimento di una bambina. In libreria da novembre.

Carlo Rovelli, Helgoland (Adelphi)
A Helgoland, un’isola nel Mare del Nord, nel giugno 1925 il ventitreenne Werner Heisenberg ha avviato quella che, secondo molti è stata la più radicale rivoluzione scientifica di ogni tempo: la fisica quantistica. A distanza di quasi un secolo da quei giorni, la teoria dei quanti si è rivelata sempre più gremita di idee sconcertanti ma anche capace di innumerevoli conferme sperimentali, che hanno portato a ogni sorta di applicazioni tecnologiche. Si può dire che oggi la nostra comprensione del mondo si regga su tale teoria, tuttora profondamente misteriosa. In questo libro Carlo Rovelli ricostruisce la nascita della teoria dei quanti, rendendo evidenti, anche per chi la ignora, i suoi passaggi cruciali, e inserendola in una nuova visione, dove a un mondo fatto di sostanze si sostituisce un mondo fatto di relazioni. Disponibile dal 3 settembre.

Karl Ove Knausgård, In autunno. Vol. 1 (Feltrinelli)
Il primo di un nuovo ciclo di libri Knausgård, In autunno inizia quando mancano ancora sei mesi alla nascita di Anna, la sua quarta figlia, ed è una specie di “enciclopedia della vita e della famiglia” interamente dedicata a lei. Ogni mese è introdotto da una lettera in cui l’autore/padre presenta i suoi fratelli e la sua futura famiglia, le racconta di loro, parla di quando l’ha vista attraverso le ecografie, di come l’ha accarezzata quando toccava il pancione della madre. Ma a rendere speciali questi volumi è il fatto che ogni lettera è seguita da una serie di brevi saggi, sessanta in tutto, che non superano mai le quattro pagine di lunghezza e raccontano le cose più varie, analizzandole da punti di vista nuovi, dagli insetti come le vespe e le mosche al termos per trasportare le bevande mantenendo intatta la loro temperatura. Tradotto da Margherita Podestà Heir, uscirà in ottobre.

Bernardine Evaristo, Ragazza, Donna, altro (Sur)
Il romanzo vincitore del Booker Prize 2019 (assegnato per la prima volta a una donna di colore) parla di Amma, regista teatrale cinquantenne e di una serata molto importante: un suo spettacolo va in scena per la prima volta al National Theatre di Londra, luogo prestigioso da cui un’artista nera e militante come lei si era sempre sentita esclusa. Nel pubblico ci sono la figlia che ha appena cominciato l’università armata di un’orgogliosa chioma afro e di una potente ambizione, e la vecchia amica Shirley, il cui noioso bon ton da professoressa di liceo non basta a scalfire l’affetto che le lega da decenni; manca Dominique, con cui Amma ha condiviso l’epoca della gavetta nei circuiti alternativi e che un amore cieco ha trascinato oltreoceano… Dalle storie (sentimentali, sessuali, familiari, professionali) di queste donne (e degli uomini con cui le condividono) prende il via un romanzo corale con dodici protagoniste: alcune etero, alcune lesbiche, una che ha cambiato sesso; alcune nere, alcune di sangue misto, una bianca; di città e di provincia; giovani e anziane; impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o contadine. Uscirà a novembre nella traduzione di Martina Testa.

Gerald Murnane, Tamarisk Row (Safarà)
Dopo Le pianure (l’avevamo incluso nei libri del mese), Safarà pubblica nella traduzione di Roberto Serrai il primo romanzo del grande autore australiano favorito al premio Nobel per la letteratura (di lui, personaggio particolare – non ha mai lasciato l’Australia in tutta la sua vita – avevamo parlato qui). Il protagonista del libro è un ragazzino che trasforma il gioco d’azzardo di suo padre, la pietà di sua madre, la crudeltà dei suoi compagni di classe e le misteriose ma proibite attrazioni del sesso in un mondo immaginario incentrato sull’ippica e giocato nel cortile polveroso della sua casa, attraverso i paesaggi del quartiere e dello sconfinato continente australiano. Pubblicato per la prima volta in Australia nel 1974, Tamarisk Row è il romanzo di debutto di Murnane, seguito nel corso degli anni da oltre dieci opere di narrativa.

Edwidge Danticat, La vita dentro (Sem)
Le protagoniste degli otto racconti ambientati da Miami e Port-au-Prince fino a un piccolo paese non specificato dei Caraibi sono figure emblematiche che rispecchiano le diverse esperienze di donne che hanno lasciato la loro terra, cristallizzate nel momento dell’abbandono o del ritorno. Ad agosto i racconti di Danticat, scrittrice e giornalista haitiana naturalizzata statunitense sono stati selezionati da Reese Witherspoon come libro del mese del suo seguitissimo (quasi 2 milioni di follower) Reese’s Book Club. Saranno in libreria dal 24 settembre nella traduzione di Velia Februari.