Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
L’equivalente letterario di un video musicale

È stato presentato al Sundance Film Festival il cortometraggio What Do We Have in Our Pockets, tratto dalla storia breve omonima dello scrittore israeliano Etgar Keret e diretto dal regista croato Goran Dukić.
I due avevano già collaborato in passato con il lungometraggio Wristcutters: A Love Story, un riadattamento del racconto (in questo caso lungo, cosa insolita per la produzione keretiana) “Il centro vacanze di Kneller”, pubblicato in Italia nella raccolta Pizzeria Kamikaze (e/o edizioni).
In Italia invece “Che Cosa Abbiamo nelle Nostre Tasche” è pubblicato nella raccolta All’improvviso bussano alla porta, edito da Feltrinelli.
Il cortometraggio ad esso ispirato fa parte di un progetto, partito dallo stesso Keret e dal giornalista Dov Halfon (ex direttore di Haaretz), chiamato “storyvid”, ovvero «un tentativo di creare l’equivalente letterario di un video musicale». Eccolo qui:
via @GrantaMag

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.