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Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.

Leggere tanto allunga la vita di due anni

05 Ottobre 2017

Leggere ti allunga la vita: sembra uno di quegli slogan delle campagne per convincere la gente a leggere di più, però, stando ai dati finora raccolti, potrebbe anche essere vero. In media, infatti, chi legge molto vive circa due anni in più rispetto a chi legge poco o non legge affatto, racconta Nicholas Politan su Electric Lit.  Il sito cita uno studio di tre ricercatori di Yale intitolato “A chapter a day: Association of book reading with longevity”, che è stato pubblicato qualche mese fa sulla rivista scientifica Social Science & Medicine. La ricerca è stata condotta su un campione di oltre tremila individui nell’arco di dodici anni: in pratica, il team di Yale ha monitorato 3635 volontari, tutti di età superiore ai cinquant’anni, classificandoli in base alle abitudini di lettura,  e nei successici dodici anni ha osservato chi, banalmente, continuava a vivere e per quanto a lungo. L’obiettivo era cercare di stabilire se la lettura costituisce un «vantaggio di sopravvivenza»: la conclusione è che i lettori forti avevano un «vantaggio di sopravvivenza» quantificabile in 23 mesi, cioè poco meno di due anni.

Da notare che in questa ricerca i lettori forti sono definiti come quelli che leggono almeno un capitolo al giorno, mentre in Italia la definizione standard di “lettore forte” è chi legge uno o più libri al mese. Un’obiezione frequente, quando si parla di questo genere di studi, è che una correlazione statistica non punta necessariamente a un rapporto di causa-effetto. Si potrebbe obiettare, poi, che magari le persone sane tendono a leggere di più, però la squadra di Yale tiene a precisare di avere «aggiustato i dati» in base ai fattori socio-economici, di genere e di salute (è noto che le donne vivono più degli uomini, e che una migliore situazione economica tende ad essere associata anche a una migliore salute). «I risultati suggeriscono che i benefici del leggere i libri includono una vita più lunga», concludono. Per poi aggiungere che, a sua volta, una vita lunga «permette di leggere più libri».

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