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22:16 lunedì 14 luglio 2025
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.
Superman non ha salvato solo la Terra ma anche Warner Bros. La performance al botteghino dell'Uomo d'acciaio è stata migliore delle aspettative, salvando lo studio dalla crisi nera del 2024. 
Cosa si dice del nuovo sequel di Trainspotting, Men in Love Pare sia molto lungo, abbastanza nostalgico e con dei passaggi notevoli in cui Irvine Welsh si dimostra ancora in forma.
I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.

Nell’Ottocento leggere a letto era considerato immorale

22 Maggio 2017

Un meme in voga sui social network poco tempo fa chiedeva di elencare i libri tenuti sul comodino, dando per scontato che siano gli ultimi titoli in lettura delle persone che partecipavano al gioco. In realtà leggere a letto, prima di dormire, non è soltanto un’abitudine diffusissima, ma anche un trend relativamente recente: come spiega l’Atlantic in un lungo pezzo, fino al Diciottesimo secolo portarsi un libro nel privato del proprio giaciglio era considerato un vizio da depravati. Una mattina del 1831, ad esempio, tale Lord Walsingham venne trovato carbonizzato nel proprio letto; il Family Monitor di quell’anno, trattando il tema delle persone che andavano incontro allo stesso destino del lord, parlava del «pericolo e della calamità più terribile», riferendosi all’innocua predilezione per lo sfogliare le pagine prima di addormentarsi.

Visiting Time

In realtà, a parte lo sfortunato caso di Lord Walsingham, dei 29.069 incendi registrati a Londra tra il 1833 e il 1866 solo 34 erano stati attribuiti alle complicazioni del portare un’opera letteraria fra le lenzuola. Il problema, dice l’Atlantic, è che la nuova abitudine era, per l’appunto, nuova e senza precedenti: fino al 1700 leggere era stata un’attività condivisa e da svolgere rigorosamente ad alta voce, tanto che nelle sue Confessioni Agostino nota la stranezza di S. Ambrogio che legge mentre «la sua voce è muta e la sua lingua ferma».

Fino al Diciottesimo secolo, leggere prima di dormire era un privilegio appannaggio di chi era alfabetizzato, aveva a disposizione libri e, soprattutto, aveva la possibilità di trovarsi in una stanza da solo la notte: fino a poco prima anche i nobili erano soliti dormire in stanze che ospitavano servi e dame di compagnia. Nel casato dei Tudor, ad esempio, la camera da letto era uno dei centri nevralgici della vita di corte, sia di giorno che di notte. Ma la nuova ondata di letture solitarie era vista dai tradizionalisti come un’attività in grado di attentare alla morigeratezza dei cittadini: nel suo Solitary Sex, una storia della masturbazione, lo storico Thomas Laqueur scrive: «I romanzi, come il masturbarsi, crearono per le donne l’opportunità di nuovi “compagni di letto”».

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