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11:54 martedì 14 ottobre 2025
Il quotidiano del Comitato centrale del Partito comunista cinese ha fatto firmare un articolo a LeBron James, che però non lo ha mai scritto È vero che viviamo in un mondo strano, ma ancora non così strano da avere LeBron James tra gli editorialisti del Quotidiano del popolo.
Luca Guadagnino ha rivelato i suoi quattro film preferiti di tutti i tempi nel nuovo episodio di Criterion Closet Una classifica che comprende due film di culto abbastanza sconosciuti, un classico di Wong Kar-Wai e l'opera più controversa di Scorsese.
Il trailer di Hamnet di Chloe Zhao spoilera il finale del film e i fan che lo hanno visto si sono arrabbiati molto Guardandolo si scopre quasi tutto del film, compreso il finale che tanti critici hanno descritto tra i migliori degli ultimi anni.
Al Pacino ha detto che è solo grazie a un cazziatone di Diane Keaton che non ha perso tutti i suoi soldi L'attrice sgridò sia lui che il suo avvocato e lo costrinse a riprendere il controllo delle sue finanze, dandogli dell'idiota.
Secondo l’Onu, il 92 per cento delle abitazioni nella Striscia di Gaza è stato distrutto e chi sta tornando a casa trova solo macerie I pochi edifici ancora in piedi sono comunque inagibili, gravemente danneggiati o inabitabili.
Woody Allen ha raccontato il suo primo incontro con Diane Keaton in un lungo e bellissimo omaggio all’attrice  Su The Free Press, Allen ha ricordato la prima volta che la vide, nel 1969, durante le prove di Provaci ancora, Sam.
Una streamer ha partorito in diretta su Twitch e il Ceo di Twitch le ha scritto in chat durante la diretta per congratularsi con lei Durante il parto, Fandy ha continuato a interagire con gli spettatori nella chat, parlando tra una contrazione e l'altra e facendo pure delle battute.
Bret Easton Ellis ha stroncato Una battaglia dopo l’altra dicendo che è un film brutto e che piace solo perché è di sinistra Lo scrittore e sceneggiatore ha utilizzato il suo podcast per criticare quella che considera una reazione eccessiva dell'industria al film di Anderson

Nell’Ottocento leggere a letto era considerato immorale

22 Maggio 2017

Un meme in voga sui social network poco tempo fa chiedeva di elencare i libri tenuti sul comodino, dando per scontato che siano gli ultimi titoli in lettura delle persone che partecipavano al gioco. In realtà leggere a letto, prima di dormire, non è soltanto un’abitudine diffusissima, ma anche un trend relativamente recente: come spiega l’Atlantic in un lungo pezzo, fino al Diciottesimo secolo portarsi un libro nel privato del proprio giaciglio era considerato un vizio da depravati. Una mattina del 1831, ad esempio, tale Lord Walsingham venne trovato carbonizzato nel proprio letto; il Family Monitor di quell’anno, trattando il tema delle persone che andavano incontro allo stesso destino del lord, parlava del «pericolo e della calamità più terribile», riferendosi all’innocua predilezione per lo sfogliare le pagine prima di addormentarsi.

Visiting Time

In realtà, a parte lo sfortunato caso di Lord Walsingham, dei 29.069 incendi registrati a Londra tra il 1833 e il 1866 solo 34 erano stati attribuiti alle complicazioni del portare un’opera letteraria fra le lenzuola. Il problema, dice l’Atlantic, è che la nuova abitudine era, per l’appunto, nuova e senza precedenti: fino al 1700 leggere era stata un’attività condivisa e da svolgere rigorosamente ad alta voce, tanto che nelle sue Confessioni Agostino nota la stranezza di S. Ambrogio che legge mentre «la sua voce è muta e la sua lingua ferma».

Fino al Diciottesimo secolo, leggere prima di dormire era un privilegio appannaggio di chi era alfabetizzato, aveva a disposizione libri e, soprattutto, aveva la possibilità di trovarsi in una stanza da solo la notte: fino a poco prima anche i nobili erano soliti dormire in stanze che ospitavano servi e dame di compagnia. Nel casato dei Tudor, ad esempio, la camera da letto era uno dei centri nevralgici della vita di corte, sia di giorno che di notte. Ma la nuova ondata di letture solitarie era vista dai tradizionalisti come un’attività in grado di attentare alla morigeratezza dei cittadini: nel suo Solitary Sex, una storia della masturbazione, lo storico Thomas Laqueur scrive: «I romanzi, come il masturbarsi, crearono per le donne l’opportunità di nuovi “compagni di letto”».

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